Una bandiera del Vaticano alla stazione Termini di Roma

Papa Sì tav

“L'Alta Velocità è un'opera pubblica di importanza strategica”, dice il Pontefice

Piazza Vittorio Veneto a Torino? Una sala di Confindustria? Macché. Siamo nella sala Clementina del palazzo Apostolico in Vaticano. Eppure le frasi che si sentono potrebbero andare bene anche in una manifestazione Sì Tav: “L'Alta Velocità è un'opera pubblica di importanza strategica, che realizza un collegamento essenziale lungo gli assi principali del Paese e ogni giorno offre a migliaia di passeggeri un servizio di notevole qualità”. A dirlo è Papa Francesco, durante l'udienza a dirigenti e dipendenti delle Ferrovie dello stato. 

 

“Sono davvero sensazionali –  ha proseguito il Pontefice – i progressi compiuti e le innovazioni introdotte in questo breve arco di tempo, che ha visto l'aumento della rapidità negli spostamenti, l'incremento dei servizi e dei comfort per i passeggeri, un'interazione sempre più forte con i territori e con altri mezzi di trasporto, oltre a un grande sviluppo delle stazioni dell'Alta Velocità . Questa rapida evoluzione scaturisce da un'accurata e avveduta progettualità”. Per il Papa, “in una società in così rapida evoluzione, come la nostra, è imprescindibile formulare un progetto chiaro di azione, ispirato a una visione del futuro che si sta costruendo, da adattare via via sulla base delle nuove circostanze. Tale visione è frutto di approfondimento e studio, richiede la collaborazione con esperti e una conoscenza approfondita delle dinamiche della società, ai cui bisogni vuole rispondere. Ancora più che in passato dovrà essere una visione d'insieme sulla realtà e sui problemi, perché mai come oggi bisogna riconoscere che gli individui, i gruppi, le comunità locali e gli Stati non sono realtà a sé stanti: la globalizzazione ci mette davanti all'urgenza di lavorare e pensare insieme, perché non siamo isole, ma siamo piuttosto dei punti di raccordo”.

 
 

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