Matteo Salvini e Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

Take back control

Roberto Maroni

Le elezioni europee saranno il magic moment: dal 26 maggio diremo addio al vecchio centrodestra e daremo il benvenuto al nuovo sovranismo populista

Venticinque anni fa nasceva il centrodestra. Elezioni politiche del 27-28 marzo, nuova legge elettorale (il Mattarellum, ma pensa…), muore la Dc e nasce il Polo berlusconiano. Anzi, nascono i Poli: quello “della libertà” (al nord, tra Berlusconi e Bossi) e quello “del buon governo” (al sud, tra Berlusconi – sempre lui – e Fini). Una trovata geniale pensata ad Arcore, riedizione del divide et impera. Funziona, porta l’eterogenea coalizione alla vittoria e permette la nascita del primo governo Berlusconi. Sono passati 25 anni, e oggi quella stagione ai avvia alla sua naturale conclusione. Ho tanti ricordi di quell’esperienza, che ho vissuto da protagonista. Tante cose fatte, dalla legge Biagi alla lotta alla mafia, con gli straordinari successi nella cattura di superlatitanti e nell’aggressione ai patrimoni delle cosche. Il ricordo più struggente è per una persona che non c’è più, il “mio” capo della Polizia Antonio Manganelli. Bene, fine dell’amarcord. Oggi si apre una storia nuova, una pagina bianca che Salvini sta scrivendo in solitario, con la voglia matta di chiudere in soffitta i ricordi e fischiare l’inizio del nuovo campionato. Le elezioni europee saranno il magic moment: dal 26 maggio diremo addio al vecchio centrodestra e daremo il benvenuto al nuovo sovranismo populista. Che punta sul TAKE BACK CONTROL: riprendersi poteri, competenze e soldi da Bruxelles, cancellare la sua burocrazia obsoleta e dannosa e aprire la porta alla sussidiarietà della nuova Europa dei popoli. Stay tuned.

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