Bandiera Bianca

Quella macabra farsa edificante dell'ultima stagione di "The Crown"

Antonio Gurrado

Dopo la morte di Diana, il fantasma della princessa del popolo ha continuato ad aleggiare a Buckingham Palace. Quello della suocera, invece, non avrà bisogno di apparire a nessuno

Davvero c’è qualcuno che è sorpreso peer la mediocre riuscita dell’ultima stagione di “The Crown”, dedicata alla morte e alla canonizzazione di Diana Spencer? Con annesse apparizioni del di lei fantasma alla Regina Elisabetta e al Principe Carlo, come in una macabra farsa edificante? In realtà basterebbe analizzare il titolo della serie tv: chiamare una storia “la corona” implica l’impegno a parlare del fardello che grava su chi è chiamato a incarnare uno Stato, assumendo su di sé la responsabilità collettiva e istituzionale, annullando per quanto possibile il proprio essere un individuo. La monarchia consiste in questo; c’è chi ci riesce meglio e chi peggio, chi è portato e chi è inadeguato, ma la corona resta sempre più importante della testa o della permanente su cui poggia.

Diana Spencer ha sistematicamente – nella realtà come nella riproduzione scenica della serie tv – messo al centro i propri sentimenti, le proprie paturnie, le proprie ambizioni, le proprie passioni, la propria bontà, con tutti che si sdilinquivano per le sue opere di carità nei confronti dei poveri, come se invece la Regina Elisabetta e il Principe Carlo li prendessero a calci nelle gengive. È diventata la principessa del popolo perché ha illuso il popolo che fare la principessa fosse facile, che bastasse approfittare di tutti i vantaggi e lamentarsi di tutti gli svantaggi come avrebbe fatto qualsiasi dipendente statale. Così poi, dopo la morte, il fantasma di Diana Spencer ha continuato ad aleggiare: come nume tutelare dei rotocalchi di gossip improvvisamente convertiti alla nobiltà d’animo; come protettrice degli svitati convinti di aver perso una persona cara senza mai averla conosciuta; come petulante torturatrice (nella serie tv) dell’ex suocera e dell’ex marito, impegnata nel trasformare Buckingham Palace in una interminabile puntata di “Uomini e donne”. Certo, se gli sceneggiatori avessero prestato fede all’intento del titolo, Diana Spencer sarebbe stata una pittoresca parentesi in faccende di maggior rilievo. Vedrete che il fantasma della Regina Elisabetta non avrà bisogno di apparire a nessuno.