(foto di Towfiqu barbhuiya su Unsplash)

bandiera bianca

Con questo ponte lunghissimo dei morti si è superato ogni limite

Antonio Gurrado

Il giorno rosso in mezzo alla settimana ha convinto molti che fosse normale farsi otto giorni di vacanza. Che ingenui quelli che si sono assentati solo oggi

Siamo arrivati così, secondo i giornali, al culmine del “lungo ponte”, che a rigore dovrebbe costituire il più lungo ponte possibile nell’universo. Seguitemi. Se una settimana lavorativa consta di cinque giorni feriali, dal lunedì al venerdì, esistono tre tipi di ponte. Il cosiddetto “weekend lungo”, con la festività che cade di lunedì o di venerdì, allungando il fine settimana precedente oppure quello successivo. Quindi il ponte propriamente detto, che rosicchia un giorno feriale alla settimana perché la festività cade di martedì o di giovedì. Infine c’è il nostro caso, quello in cui sul calendario è segnato in rosso il mercoledì. Col suo fiero ergersi nel bel mezzo della settimana lavorativa, il mercoledì festivo ci lascia aperte ben tre opzioni: un “lungo ponte” che parte dal sabato precedente e non fa tornare al lavoro fino al giovedì successivo; un “lungo ponte” che parte dal mercoledì stesso e non fa tornare al lavoro fino al lunedì successivo; un “lungo ponte” in realtà lunghissimo, in cui ci si dichiara dispersi dal sabato precedente al lunedì successivo, otto giorni di vacanza per un timido giorno festivo.

Certo, c’è anche una quarta opzione, presa in considerazione solo da una frangia di estremisti: lavorare lunedì e martedì, lavorare giovedì e venerdì, riposando solo nel mercoledì segnato di rosso. Deve trattarsi tuttavia di un residuo dei tempi in cui non cercavamo emozioni forti perfino guardando il calendario.

Di più su questi argomenti: