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BANDIERA BIANCA

Se la specie umana non si è estinta è solo perché gli ambientalisti preistorici sono rimasti in silenzio

Antonio Gurrado

Minuscoli gruppetti di antenati dei sapiens sono riusciti a superare un cambiamento climatico che un milione di anni fa ha scosso il globo portando quasi all'estinzione. Come? Riproducendosi 

Flashback. All’incirca un milione di anni fa, facciamo novecentomila e qualcosa, un improvviso cambiamento climatico scuote il globo. I ghiacci si espandono, il livello dei mari si abbassa, l’Africa è in preda a una crescente siccità, l’Europa è percorsa da un’ondata di freddo senza precedenti. Gli uomini – se vogliamo considerare tali gli antenati dei sapiens – iniziano a soccombere. Il rischio estinzione diventa elevatissimo (lo racconta una ricerca appena pubblicata su Science) e c’è la concreta prospettiva di non arrivare a vedere la fine del Pleistocene. Sulla faccia della terra restiamo solo in mille, milleduecento tutt’al più, praticamente spacciati. Fino a che, un centomila anni dopo, le temperature ricominciano a salire. Minuscoli gruppetti di sopravvissuti si spostano allora dall’Africa all’Europa ormai spopolata; incontrano altri gruppetti e possono tornare all’esogamia. Così, lentamente, la specie umana ha ricominciato ad accrescersi e a prosperare, salvandosi per il rotto della cuffia. Ma solo perché non è saltato su un ambientalista preistorico a dire: “Ma che fate, vi accoppiate, vi riproducete? Non lo sapete che questo cambiamento climatico è tutta colpa nostra?”.

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