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Bandiera Bianca

I nuovi toni della Chiesa

Antonio Gurrado

Dalle direttive anti-Covid al ddl Zan. Se è possibile battere i pugni sul tavolo per salvaguardare la salute del corpo, allora si può fare anche per questioni più metafisiche, si saranno detti presso la Santa Sede

“Siediti qui!” “Non inginocchiarti!” “Panca riservata alle sole famiglie!” “Non utilizzare l’acquasantiera!” “Non creare assembramenti presso gli altari laterali!”. Se qualcuno in questi giorni sta trovando troppo perentori i toni della Chiesa, ed è stato improvvisamente ridestato dall’inattesa alzata di voce, consideri le esclamazioni virgolettate sopra.

 

Sono tutti imperativi che anonimi cartelli calano su fedeli di varie parrocchie, in un tono ultimativo che non si sentiva dai tempi di Pio IX o forse di Pietro l’Eremita col suo “Deus lo vult!”. Va notato come una Chiesa abituata da decenni a troncare e a sopire oggi si rivolga a muso duro allo Stato, per la prima volta nella storia della Repubblica, proprio subito dopo che lo Stato l’ha spinta a rivolgersi nello stesso modo a fedeli e cittadini, nel corso dell’emergenza Covid. A un certo punto qualche prelato si sarà accorto che, se era possibile battere i pugni sul tavolo per salvaguardare la salute del corpo, allora si poteva farlo anche per questioni più metafisiche, alate, spirituali. Chi ci avrebbe mai pensato, prima?

 

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