Il Canada riscrive il suo inno nazionale e lo rende gender free

Antonio Gurrado

Nel testo, "in all thy sons command" diventa "in all of us command". Proprio come nella versione originale dell'800, quando non si dava troppo peso all'uguaglianza di genere

A leggerla con gli occhi miopi della cronaca militante, la notizia è che il senato canadese ha approvato una legge che cambia il testo dell'inno nazionale per favorire l'eguaglianza di genere: infatti lì dove i versi recitavano "in all thy sons command", utilizzando colpevolmente il termine "figli" al maschile, verrà applicato un più generico "in all of us command", che fa riferimento a "noi" senza distinzione di sesso. Salutata con entusiasmo eccessivo o ingiustificata acrimonia, la notizia muta radicalmente se la si giudica con lo sguardo della storia, più distaccato e ampio. "O Canada" è diventato inno nazionale nel 1980 ma la canzone è in circolazione dal tardo Ottocento, e la versione con "in all thy sons command" risale solo al 1913. Il testo espunto è dunque a sua volta una variazione su un primigenio "thou dost in us command": il generico pronome "noi" era stato utilizzato prima del maschile "figli", più di cent'anni fa, e la nuova versione politicamente corretta del testo in realtà non fa che ripristinare una versione risalente a un'epoca non particolarmente attenta alla parità fra i sessi. Del resto, se proprio si volesse che l'inno rappresentasse tutti tuttissimi i canadesi, si potrebbe regredire ancora e ripristinare direttamente la primissima versione del testo: era in francese.

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