Mauriac e il conforto perverso dell’umanesimo religioso Il cattolicesimo in un XX secolo inibito dall’Inumano e dall’Assurdo ha viceversa ridato ossigeno alla psicologia, alla quotidianità, allo spirito Matteo Marchesini
Ungaretti, il poeta a cinque stelle Quasi un precursore del movimento di Beppe Grillo. L’intimità esibita e l’oratoria populista, l’“inesprimibile nulla” e i versi come tweet Matteo Marchesini
Il buon gusto da custodire nella repubblica dei social Per custodire il valore e concepire una “istanza critica transnazionale” bisognerebbe credere in un’idea condivisa di umanità che all’orizzonte non si vede Matteo Marchesini
Il poeta vero nel Novecento che non finisce mai Sembra che nella letteratura italiana del Duemila tocchi a due modenesi, Walter Siti (in prosa) e Alberto Bertoni (in versi) Matteo Marchesini
Tra vero e invenzione. Genio e limite di Sciascia C’è nel procedere sciasciano il gusto e quasi il feticismo della parola stampata che si rapprende in emblema, in calligrafia da prosa d’arte Matteo Marchesini
La biografia dettagliata di un autore “inedito” Cesare Panizza e il libro su Nicola Chiaromonte, liberalsocialista sui generis o meglio libertario singolarmente religioso Matteo Marchesini
I “paradisi artificiali” di Conte. Il lapsus, Baudelaire e la democrazia Il presidente del Consiglio sbaglia quando parla di “paradisi fiscali”. Ma per illustrare il clima in cui è nato il suo governo è più utile un'altra opera, in prosa, del poeta: “Lo specchio” Matteo Marchesini
L’attenzione e il rispetto: le virtù della vera conoscenza malamente dimenticate Piccola riflessione su cosa unisce Simone Weil a Kant (e a noi) Matteo Marchesini
La pietas manzoniana di Mariolina Bertini Uno dei maggiori studiosi di Proust e di Balzac, ha incarnato un’università dal volto umano Matteo Marchesini
Da Breton al ’68, storie di cospiratori-poeti e delle loro rivoluzioni da cabaret Le liaison più o meno perverse tra estetica e politica. Un libro Matteo Marchesini