Il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi (foto LaPresse)

Perché Renzi non è contento del voto ma resta ottimista

Redazione
Sui risultati delle comunali il premier e segretario del Pd ammette: “Volevamo fare meglio”, ma rivendica i buoni risultati ottenuti, soprattutto a Roma e Milano. Per Napoli pronto un commissariamento. Frecciate al M5s e alla minoranza Pd.

“Noi non siamo contenti del risultato, non siamo fatti come gli altri che indossano il sorriso di ordinanza. Volevamo fare meglio”. Così il presidente del Consiglio, e segretario del Pd, Matteo Renzi, commenta in conferenza stampa i risultati del primo turno delle elezioni amministrative, sottolineando comunque che “non è stato un voto nazionale, ma sui sindaci”, e che esso non costituisce un campanello d’allarme in vista del referendum costituzionale: “Sono partite profondamente diverse. Chi ha esercitato un voto di protesta secondo me al referendum non potrà che votare sì”.

 

Sui risultati ottenuti dal suo partito, Renzi non abbandona però il suo ottimismo: “In molti comuni il Pd sta sopra al 40 per cento, per questo dico che il risultato non è di debacle ma che a noi non basta perché vogliamo di più”. E infatti, il premier vede il bicchiere mezzo pieno nei principali comuni in cui il Pd si ritroverà al ballottaggio: a Roma, dove Roberto Giachetti “ha fatto un mezzo miracolo” e ora la partita “se la giocherà” con la candidata grillina Virginia Raggi, ma anche a Milano, dove Giuseppe Sala “ha tutte le condizioni per farcela” al secondo turno contro Stefano Parisi (“E’ al 41,9 per cento, uno dei risultati migliori. Non sono per niente deluso”).

 

Difficoltà decisamente maggiori il Pd le ha incontrate a Napoli, dove la sua candidata Valeria Valente non è riuscita ad accedere al ballottaggio contro un Luigi de Magistris lanciato verso la conferma. “A Napoli il risultato peggiore” ammette Renzi, che prepara ora la rottamazione: “Dopo i ballottaggi farò una proposta su Napoli. Un commissariamento per ripartire da zero. Non si può far finta di nulla”. E un messaggio Renzi lo rivolge anche ai verdiniani di Ala, alleati (discussi) della sconfitta Valente: “Dove si è cercato di fare delle alleanze come a Napoli, queste non hanno funzionato minimamente, questo è un elemento di grande chiarezza”.

 

Ma se il Pd ha incontrato alcune difficoltà, per Renzi gli avversari non possono festeggiare più di tanto. Il Movimento 5 stelle, per esempio, dice, “ha avuto un risultato buono a Roma e a Torino, va al ballottaggio a Carbonia, ma poi fallisce la prova a Milano, Bologna, Trieste e in molte altre città”. E una frecciatina viene lanciata anche alla minoranza del Pd: “Se uno non vuole votare il Pd e sta a sinistra, vota i Cinque stelle, più che votare i movimenti che stanno alla sinistra del Pd”.