Beppe Grillo (foto LaPresse)

Domani è un altro Grillo, si cazzullerà

Redazione

La prontissima apertura di credito dell’editorialista Rcs al guru M5s. Dopo l’intervista del capo cinquestelle al Corriere, dove pareva giudizioso perché su una pagina non c’era neanche un vaffanculo, è stato un accorrere, un sospirare fiduciosi, un valutare in prospettiva.

Siccome pure per gli editorialisti “domani è un altro giorno”, così come la Vanoni in amorosa disperazione si riprometteva, “proviamo anche con Dio non si sa mai”, loro in giornalistica disposizione si lanciano, “proviamo anche con Grillo, non si sa mai”. Dopo l’intervista del capo cinquestelle al Corriere, dove pareva giudizioso perché su una pagina non c’era neanche un vaffanculo, è stato un accorrere, un sospirare fiduciosi, un valutare in prospettiva. Persino Repubblica – che se una cosa parte da via Solferino a largo Fochetti viene valutata con la ponderazione riservata alla Stele di Rosetta – si è lanciata con generosità: “Prova di dialogo Pd-M5s su Rai e reddito minimo” – certificando poi, nel pezzo, che “una trattativa esiste”.

 

Ovviamente, le cose con Grillo stanno come sempre stanno le cose con Grillo: appese a lui e a Casaleggio, di solito con durata che varia nel percorso tra Pasqua e Pasquetta. E di solito non funziona come una linea politica, ma come un caro successo di Patty Pravo, sempre per stare alle metafore musicali: “Tu mi fai girar, / tu mi fai girar / poi mi butti giù / poi mi butti giù…”. Chiuso lo streaming, chiusa la questione – da nessuna parte è mai andata, da nessuna parte mai andrà. Ma soprattutto al Corriere, giustamente orgogliosi dell’intervista loro a Grillo, hanno deciso di procedere con la massima solennità nei confronti della massima improbabilità. Così ieri hanno incaricato Aldo Cazzullo – editorialista principe alle solennità massime addetto: il Risorgimento, la Prima Guerra mondiale, Beppe Grillo (“riuscito in un’impresa mai vista prima in democrazia”). Ovvio, “è presto”, ovvio “se sarà confermata dai fatti”, ovvio di qua e ovvio di là, ma ecco “una novità importante per la vita pubblica italiana”, ecco il luccichio, “sarebbe sbagliato sottovalutare il suo nuovo atteggiamento verso il Quirinale” (e che doveva fare, l’assalto al Palazzo d’Inverno?), perciò “farebbero bene a provarci ‘con onestà intellettuale’ come dice Grillo”, dice Cazzullo. E già nelle ore passate, sulle stesse pagine, si avvertiva il lavorìo degli “esponenti del Pd più avvertiti e i grillini più esperti” (sorta di neo Accademia dei Lincei), “i cinquestelle erano disponibili sul serio al dialogo” – vorrei e potrei, volendo e potendo. Poi, già Grillo esorta il Pd ad andare “dritto verso la democrazia” – capirai che intesa. Ma intanto Cazzullo stava già andando dritto verso il computer.

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