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E se fosse Pioli il successore di De Boer all'Inter?

Di lui si sanno poche cose, non è quel che si dice mediatico. Ha una spazzoletta di capelli in zucca, sfumatura alta, e non si ricordano conferenze stampa e battute eccellenti. Tra l’altro, sembra il gemello separato di Carlo Cottarelli.

25 OTT 2016

Perché Renzi ama De Mita più del Max di mezza età

25 OTT 2016

Hasta siempre a mezz’asta la revolucion del Leòn

Per ammainare la bandiera sudista in South Carolina c’è voluta la strage di Charleston. Ma per cinquant’anni a nessuno era venuto in mente di negare ai nostalgici del generale Lee lo sventolio del loro malandato secessionismo. Né si nega un plauso di simpatia a Sean Connery quando si smutanda nel ki

22 OTT 2016

Jingle Trump

A voler essere filologici come i critici quando scrutano un’opera d’arte, Louise Veronica Ciccone vanta una carriera di coerenza estetica e senza smagliature da far invidia a Mapplethorpe.

21 OTT 2016

Oh Dio, il Dalai Lama!

Fu di mattina presto che Beppe Sala si scapicollò a Linate per salutare, in forma privata, il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso. Pure Letizia Moratti, nel 2007, aveva optato per quella sorta di campo neutro che sono gli aeroporti per salutare Sua Santità. Troppo forti le pressioni del governo e della potente comunità cinese di Milano.

20 OTT 2016

Preferirei di no

Vorrei provare a calarmi nei panni dello scrivano Bartleby.

20 OTT 2016

La vera “norma Corona” è che in Italia bisogna odiare

La riprova che le presunte leggi ad personam non funzionano mai, e portano sfiga. Il tribunale di Milano avrà ovviamente buone ragioni. Ma c’è, in tutta la faccenda, qualcosa che eccede le norme.

19 OTT 2016

La risata di Montella, secondo a sorpresa con una squadra di zombie

E’ famoso perché rideva sempre, nelle interviste, anche quando perdeva. Da attaccante e da allenatore. Impressione generale: uno che non gliene è mai fregato un tubo.

18 OTT 2016

Il normale silenzio del Menestrello e la banalità del bene

Quando nel 1986 Wole Soyinka vinse il Nobel, per alcuni giorni si scatenò il panico tra i colleghi, i giornalisti, gli addetti ai lavori (soprattutto italiani: a quell’epoca in Italia lo aveva pubblicato soltanto Jaca Book, non sapevano manco chi fosse) perché il grande poeta nigeriano risultava irreperibile.

18 OTT 2016

Populisti ammazza gatti

L’irrisione simbolica, la rabbia sociale, la violenza che cova nei media e poi esplode. I “troll” di oggi spiegati dal Settecento. Il grande massacro dei gatti di Robert Darnton. I tipografi, classe precaria con accesso alle notizie, erano in grado di farsi un’idea delle cose. Per questo erano incazzati. Molto.

17 OTT 2016
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