(foto Ansa)

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L'insospettabile fragilità di Reinhold Messner

Andrea Marcenaro

L'alpinista mostra su internet un lato che non siamo abituati a vedere 

Ci è sempre stato caro pur con tutti i suoi nodi di verde intorcinato e di grandissimo alpinista altoatesino. Sudtirolese, diciamo. Ma ieri Reinhold Messner ha scritto: “Sono arrivato alla fine”. Malinconico post su Instagram. Inquietudine di un uomo mezzo pazzo e tutto per bene con mille risorse, che vogliamo solo immaginare giù di corda. Quando, tra mille anni, gli dovesse succedere di arrivare davvero al lieto fine, Messner si troverà ben ben oltre le vette degli Ottomila. Con taluni colleghi un po’ imbroglioni, forse, e di qualche altro un po’ troppo invidioso. Ma stia certo: non uno di loro porterà su di nascosto quel cazzo di ossigeno.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.