LaPresse 

Andrea's version

Quegli insopportabili mascalzoni fissati sulla stella di David

Vi sono un'infinità di galassie che si potrebbe scegliere finchè si vuole. Eppure, per alcuni esiste solo la stella a sei punte

La fissazione (Wikipedia) “è lo stallo di una pulsione che non trova sbocco”. Un pensiero fisso che mina in profondità i rapporti sociali, una regressione psicologica preoccupante causata da eventi accaduti nel passato che comporterebbero una ripetizione continua dei concetti modificabili nel presente. Segue, alla fissazione, una quantità enormemente minore di risorse cognitive. Per la medesima e identica fissazione, la persona che ne rimane prigioniera si ritrova in balia di un’ossessione, di una mania, di un’idea fissa immobile nel tempo.

Esiste, soltanto per tentare un esempio, un’infinità di stelle. Letteralmente. C’è quella polare, c’è la stella Vega, quella di Arturo, di Polluce, di Sirio, c’è Aldebaran, c’è il sole, ce n’è talmente a iosa, tra le galassie, che se ne potrebbe scegliere finché se ne vuole. Brilla pure, tra milioni e milioni, la stella di Negroni. E niente. Perché resiste, tuttora, un pugnetto di insopportabili mascalzoni fissati sulla stella di David.

Di più su questi argomenti: