Donatella Di Cesare (Ansa)

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Mettiamo Donatella Di Cesare al livello di Einstein

Andrea Marcenaro

Uno sviluppò la teoria della relatività, rendendo superflua l’ipotesi dell’esistenza dell’etere. La risoluzione del problema della luce si risolse pochi anni dopo, con lo sviluppo della meccanica quantistica. Bene. E adesso sotto con i geniali scritti della filosofa

Dunque, l’ottica. E in che modo ci è consentito di leggere. Ci fu un prima, decisivo. E ci fu un poi. Nel 1873 Maxwell dimostrò la natura elettromagnetica della luce, confermata dall’osservazione di Heinrich Rudolf Hertz nel 1887. Nel 1900 Max Planck costrinse ad una nuova svolta sotto la forma di quantità finite di energia, i quanti. Di lì a cinque anni Albert Einstein dimostrò che la luce si comporta come minuscoli corpuscoli, i fotoni.

Sempre Einstein sviluppò la teoria della relatività, rendendo superflua l’ipotesi dell’esistenza dell’etere. La risoluzione del problema della luce, come particella o come onda, si risolse pochi anni dopo, con lo sviluppo della meccanica quantistica. Ok? Bene. E adesso sotto con i geniali scritti di Donatella Di Cesare.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.