Foto dalla pagina Facebook del Radetzky cafe

Milano, tiremm innanz

Andrea Marcenaro

Il bar dedicato al generale Radetzky, il patriota Sciesa e lo spirito dei tempi (quelli però del 1992-1993)

Ma quanto è bravo Aldo Cazzullo che parla di Milano sul Corriere. E della zona Garibaldi, magnifica, per innestata che sia, e vivace, grandiosa, scrigno modernità e di ricordi. Le torri, col vecchio meccanico meneghino tuttora di fianco, l’antico che dà la mano al nuovo. Solo, peccato. Peccato solo il nome di quel bar, bello peraltro: ma Radetzky. L’austriaco. Perché mai, si interroga Cazzullo, e giustamente. Perché dovrebbe, Milano, rendere omaggio a Radetzky? E non a un Amatore Sciesa? “Sciesa, prima di consegnarlo al boia, lo portarono sotto casa e gli promisero la libertà in cambio dei nomi dei compagni. Lui rispose in milanese: ‘Tiremm innanz’. Andiamo avanti, andiamo a morire, meglio morire che tradire. Ma sono cose che non si usano più”. Bello. E ti veniva in mente, chissà per quale folle accostamento, per quale inappropriata bizzarrìa, il nome di Gabriele Cagliari, quella sua lettera, la libertà promessa e rimangiata, andiamo avanti, andiamo a morire, meglio morire che tradire. Poi infatti morì. E la Procura di Milano, che di certo come Radetzky non era, ma anch’essa ti veniva in mente. E lo spirito dei tempi. Che pareva un’orgia. E ricordavi quegli anni, 1992-1993, quando Cazzullo ancora era pupattolo, il bar Radetzky quasi non esisteva, eppure lui, giornalista di gran tempra, che già diceva: “Vabbé, tiremm innanz”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.