Luigi Pirandello (foto LaPresse)

Il governo Conte e l'attualità di Pirandello

Andrea Marcenaro

Il premier incaricato, Savona ministro dell'Economia e il Vitangelo Moscarda di “Uno, nessuno e centomila”

Impareggiabile Luigi Pirandello. E attualissimo: “Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto”, spiegava all’interlocutore il Vitangelo Moscarda di “Uno, nessuno e centomila”. Che figurarsi se non andrebbe liscia, mettendola così. Ma, ecco il dubbio: saprà il presidente incaricato Conte, nella sua sacra quanto indiscussa autonomia, avvisare Mattarella che se lui fa il Moscarda, diciamo, su Savona ministro, il De Gasperi junior chiama al volo Davigo, mentre il longobardo col cappuccio se lo sbrana tout-court?

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.