Benjamin Netanyahu e Federica Mogherini (foto LaPresse)

Cara Mogherini ma cosa si aspettava da quell'ebreo di Netanyahu?

Andrea Marcenaro

L’Alto rappresentante Ue questa volta ha mostrato carattere, ma poteva forse mostrarsi meno agitata

Oh, finalmente! L’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini questa volta ha mostrato carattere. Gliele ha cantate chiare, a Netanyahu. Quando gli ha sparato: “Il premier Benjamin Netanyahu ha detto di aspettarsi che altri paesi spostino le loro ambasciate. Può tenere le sue aspettative per altri, perché dai paesi Ue questo non avverrà”, è stata perfetta. “E gli Usa non si facciano illusioni”, ha quindi aggiunto. Secca. E brava. Se un minimo d’appunto le si potesse muovere, ma veramente minimo, è che sembrava tesa come una una corda di violino. Poteva forse mostrarsi meno agitata porgendosi altrettanto dura, solo appena più fredda. Invece, è apparsa un millimetro sopra le righe del linguaggio diplomatico e fin troppo vibrante, quasi che si sentisse personalmente delusa, umanamente ferita. Che con uno come Netanyahu ci sta tutto, intendiamoci. Santo cielo però, benedetta signora, cosa si aspettava mai da un tipo simile? Non lo sapeva che è ebreo?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.