LaPresse/Duccio Ricciardelli

I nobili aforismi della Leopolda

Andrea Marcenaro

Palahniuk, Einstein, Cohen e Pascoli tracciano la strada, quella vera. Poi c'è un anonimo 

Leopolda 8, Firenze, coté pannelli luminosi, bandiere, parole d’ordine e insomma, coté degli aforismi nobili che tracciano la strada, quella vera: “Cerca sempre qualcosa per cui lottare! Non accontentarti mai di qualcosa contro cui lottare” (Chuck Palahniuk). “Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato” (Albert Einstein). “Come tante notti durano senza luna né stelle, così noi dureremo quando uno sarà partito e lontano” (Leonard Cohen, “The Spice Box of Earth”). “Non permettiamo ai rimpianti di superare i sogni” (Giovanni Pascoli, attribuito). “Inculiamoci perlomeno Ernesto Galli della Loggia” (Anonimo).

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.