Una fogliata di libri

Only Revolutions

Nicola Contarini

La recensione del libro di Mark Z. Danielewski, 66thand2nd, 360 pp., 25 euro

Non a caso il trio scozzese Biffy Clyro ha preso in prestito per un proprio disco il titolo “Only Revolutions” dall’omonimo romanzo – ma forse è riduttivo definirlo tale – di Mark Z. Danielewski del 2006, oggi meritoriamente tradotto da Leonardo Taiuti per 66thand2nd. Un libro che è un inesauribile catalogo di immagini, suoni, colori, suggestioni per band adolescenziali in cerca di testi ermetici ma con aura poetica, sentimentale, un po’ patetica. Il volume si può anzi si deve leggere in tutti e due i sensi, otto pagine da un lato e otto dall’altro: così si alternano le voci di Sam e Hailey – sempre presenti entrambi in ogni pagina, una metà ciascuno – selvaggi eterni sedicenni che viaggiano nel tempo e nello spazio e sperimentano il loro amore. Che il loro legame tagli fuori il resto del mondo è reso graficamente dalle note, precisamente, a margine: abbozzano una storia globale dal 1863 al 2005, poi il conto degli anni prosegue fino al 2063, con sotto uno spazio bianco. L’individualismo radicale dell’adolescenza si esprime invece nel ribaltamento del libro, effetto speciale che sugli stessi episodi (ma nemmeno, frammenti: corse in macchina, incontri violenti, ubriacature) mostra le due diverse prospettive: la baldanza di Sam vista come atteggiarsi ridicolo da Hailey, la compiacenza di Hailey vista come ammirazione da Sam. Tutto attraversato da un’inesauribile fame di sesso. “Amore! Il secondo più sopravvalutato tra gli obiettivi dell’uomo.  – E il primo? – Libertà”, dice Sam. “Libertà! Il secondo peggio costruito tra gli obiettivi dell’uomo. – E il primo? – Amore”, gli fa eco Hailey. Con il progredire del viaggio però (e con la riduzione del carattere di stampa) questo disincanto adolescenziale si smussa, e le due prospettive collimano via via sempre di più: il legame si stringe, li “rivoluziona”, li cambia, ne intreccia le identità. Ma l’amore è pure ricerca dell’eternità, ed è una rivoluzione anche questa, in senso antico: la traiettoria dei corpi celesti che, dopo aver fatto un giro completo, tornano al punto di partenza. L’ultima pagina di Sam è la prima di Hailey, e l’ultima di Hailey è la prima di Sam. Un cerchio infinito. La traduzione è stata un’impresa: frammenti di frasi e combinazioni di parole distribuite su righe (versi?) che non potevano subire “a capo”, come svela la spaziatura fra le lettere che qua e là si stringe vertiginosamente: bisognava conservare la struttura delle pagine, che guarda caso sono 360. Flusso di coscienza metafisico, road trip, puzzle futurista, ma soprattutto storia d’amore e di libertà, Only Revolutions si legge come si partecipa a un gioco. 

Only Revolutions
Mark Z. Danielewski
66thand2nd, 360 pp., 25 euro

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