Una fogliata di libri

Le Mariage

Gaia Montanaro

La recensione del libro di Diane Johnson edito da Blu Atlantide (432 pp., 20 euro)

"La comunità americana a Parigi era una sorta di mondo a sé. Gli americani avevano i loro istituti di beneficenza, il loro futile coinvolgimento a distanza nella politica americana, i loro tentativi periodici di dispensare saggezza, idee e letteratura americana in Francia, i loro corsi di cucina inglese, la loro musica, la loro Chiesa Americana e Cattedrale Americana, la loro cerchia ristretta di amici francesi, il loro esuberante festeggiare le celebrità americane un po’ datate che per ripiego erano venute a vivere qui […] Forse non c’erano contraddizioni naturali tra il paesaggio francese e gli americani che lo abitavano con tanta diffidenza, ma spesso sembrava che questi ultimi avrebbero fatto bene a tenersi alla larga da ciò che non capivano. O erano stati loro a portare guai?”.

 

In una Parigi alla fine degli anni Novanta si sta per tenere un matrimonio tra i più prestigiosi che, oltre a suggellare un amore, pare essere una dichiarazione (sociale) di intenti. Anne-Sophie è un’antiquaria francese che si dedica alla vendita di manufatti a tema equestre; il suo promesso sposo è Tim, giornalista americano dal carattere volitivo che sta conducendo un’inchiesta sul furto di un manoscritto medievale. Ci scappa il morto e sulla scena del crimine viene trovata una coppia di conoscenti di Anne-Sophie – Gabriel e Delia – da poco arrivati dall’Oregon e che vedono i sospetti concentrarsi subito su di loro. Completa il quadro una conturbante coppia cinematografica formata da un regista bibliofilo, Cray, e la sua affascinante moglie Clara, verso cui Tim comincerà a nutrire sentimenti ambivalenti. “Dal suo punto di vista, forse sentiva di essersi misteriosamente guadagnata bellezza, ricchezza e fortuna attraverso l’esercizio consapevole della virtù”. Ci si muove insomma in ambienti altolocati e benestanti, retti da codici propri e dove non manca la frivolezza dei costumi accanto ad accenti di critica sociale: canapè e champagne, libri di ogni epoca e un omicidio – che male non fa per ravvivare la trama e darle una direzione precisa. Il tutto senza sacrificare anzi, esaltando, un tono da commedia brillante e personaggi sfaccettati, prima tra tutte la stessa Anne Sophie, capace di ironia e una punta di sguardo naïf. Diane Johnson racconta i vizi e le virtù dei suoi personaggi e insieme dell’ambiente che abitano. “(La Francia) è semplicemente fantastica. Ieri mi hanno derubata appena arrivata, ho trascorso il resto del mio primo giorno qui in un ufficio passaporti e il secondo ho visto un uomo con la gola tagliata”.  Americani a Parigi, tres chic. 

        

Diane Johnson
Le Mariage
Blu Atlantide, 432 pp., 20 euro

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