una fogliata di libri

Kierkegaard e la scuola dell'angoscia

Maurizio Schoepflin

La recensione del libro di Dario Antiseri, Mimesis, pp., 164, euro 16

Questo bel libro è caratterizzato da una straordinaria sintonia fra il narrante e il narrato. Dario Antiseri, uno dei maggiori studiosi di filosofia italiani contemporanei, ha scritto su numerosi temi e numerosi pensatori – basti pensare, a questo proposito, che a lui si deve moltissimo riguardo alla diffusione del pensiero di Karl Popper nel nostro paese – e lo ha sempre fatto manifestando, oltre che una sicura competenza, anche una grande passione per gli argomenti presi in considerazione. Ma non c’è dubbio che, nel caso di questa monografia su Søren Kierkegaard, il celebre pensatore danese vissuto fra il 1813 e il 1855, alla consueta partecipazione personale Antiseri abbia aggiunto una forte dose di ammirazione e di identificazione interiore. Ciò si è potuto verificare perché nella vita e nel pensiero kierkegaardiani l’autore ha trovato ciò che gli sta sommamente a cuore: la fede cristiana innanzitutto, perno intorno al quale ruotò l’intera esistenza di Kierkegaard; una fede caratterizzata dal netto e polemico rifiuto di una religiosità abitudinaria e sbiadita e intesa come una sfida continua che non lascia mai tranquillo l’autentico credente.

 

Kierkegaard testimoniò in prima persona la scelta di vivere la sequela del Vangelo in modo seriamente coerente, senza rifugiarsi in comode certezze, come ai suoi occhi faceva la chiesa luterana del suo tempo o un pensatore come Hegel, che aveva elaborato una filosofia tranquillizzante, all’interno della quale l’irripetibile unicità di ciascun uomo finiva per essere annullata nel grande mare dello Spirito. Kierkegaard è il filosofo della singolarità, convinto che di fronte alle scelte decisive della vita ognuno è solo davanti a Dio. Tale situazione genera quell’angoscia alla cui scuola si impara a sperimentare la vera condizione umana, che si presenta come un enigma al quale soltanto la fede in Cristo è in grado di dare risposta.

 

Scrive Antiseri: “La scelta è tra la speranza e la disperazione. Ma: dove porre la propria speranza? Quale senso assoluto della vita e della storia possiamo aspettarci dagli uomini, dai filosofi? La filosofia non salva. La speranza irrompe nell’animo del singolo che ha fede”. Soltanto l’angoscia e la disperazione permettono di aprire il cuore alla redenzione portata da Cristo. A questo riguardo, Antiseri ricorda che Kierkegaard era pienamente d’accordo con le seguenti parole di Lutero: “Eliminate la coscienza angosciata e potete chiudere tutte le chiese e trasformarle in sale da ballo”. 

  

Kierkegaard e la scuola dell’angoscia
Dario Antiseri
Mimesis, pp., 164, euro 16

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