una fogliata di libri

Complotti!

Alessandro Mantovani

La recensione del libro di Leonardo Bianchi, minimum fax, 323 pp., 18 euro

Nel 1903, su un quotidiano ultranazionalista della Russia imperiale fanno la loro comparsa per la prima volta i “Protocolli dei Savi di Sion”, un testo che descrive una gigantesca cospirazione giudaico-bolscevica per dominare il mondo, macchinata dai cosiddetti Savi. Smascherati come un clamoroso falso, i “Protocolli” ottennero comunque il loro obiettivo: fomentare sentimenti antisemiti in Europa contagiando in particolare la Germania e arrivando a essere una vera e propria “licenza per un genocidio”.

E però, dalla comparsa dei “Protocolli” a oggi le teorie del complotto si sono diffuse mutando e ramificandosi attraverso i decenni, esplose poi negli ultimi trent’anni grazie alle nuove tecnologie di informazione e comunicazione. Dei fenomeni che compongono una mappa in cui si tangono, intersecano ed evolvono le teorie più bizzarre, fornisce una tassonomia efficace Leonardo Bianchi nel suo ultimo saggio.

Partendo dal presupposto che “la propensione a credere in una teoria del complotto è universale”, Bianchi non assume la posa dell’accusatore, bensì, scansando il rischio una polarizzazione dialettica tra un “noi” e un “loro” si addentra nei fenomeni con un’andatura da reporter, sgranandoli uno a uno. Ciononostante, emerge un universo di orrori e catastrofi in scala, che vanno dai singoli eventi, come l’11 settembre o l’omicidio Kennedy, alle “cospirazioni-sistemiche” di massoni e Illuminati, fino ai “supercomplotti”, agglomerati di più teorie, di cui Bianchi fornisce un vasto elenco che comprende il dominio dei rettiliani, il “genocidio dei bianchi”, il 5G, il Nuovo ordine mondiale, Bill Gates, il “marxismo culturale” e, naturalmente, la pandemia.

E’ l’avvento del Covid infatti ad aver fornito in questi anni nuova linfa alle ideologie della cospirazione, divenendo una chiave di volta per le architetture complottiste che per la prima volta si sono spostate dalla rete a un attivismo di piazza che ha visto nel movimento No vax una tra le forme più partecipate di antagonismo politico e un mezzo per riconquistare lo spazio pubblico da parte delle destre estremiste, protagoniste di questi eventi. Dall’assalto a Capitol Hill ai disparati gesti di violenza di privati cittadini, la verità che resta al fondo del testo è il ritratto di una società profondamente fratturata e talmente alla ricerca di un ordine in opposizione al proprio spaesamento da credere a qualunque teoria sembri donare un senso al caos che domina quest’epoca.

Leonardo Bianchi
Complotti!
minimum fax, 323 pp., 18 euro

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