Museum of Anthropology di Vancouver (foto Raymond Bucko, SJ via Flcikr)

Tutta colpa dei Radicali

Michele Masneri

Trionfa il design, crolla l’architettura. Un libro di Gian Piero Frassinelli

Continua il boom del design: sia nel senso industriale produttivo che fa capo al Salone del mobile milanese sia nelle iscrizioni a master e corsi universitari; mentre parallelamente crollano quelle ad architettura. La responsabilità di questa nouvelle vague è senz'altro degli architetti radicali, gli scapestrati fiorentini che fecero la disruption dell'architettura italiana mezzo secolo fa: Superstudio, Archizoom, Ufo, Zziggurat, 9999, Remo Buti e Gianni Pettena. I nostri eroi finirono in massa nel mondo del design, vivendo la stagione degli anni '80 trasferendosi a Milano in parallelo al gruppo Memphis di Ettore Sottsass, il loro fratello maggiore, ottenendo alcuni giustamente la luce dei riflettori come Andrea Branzi. Altri, più schivi e timidi come Gian Piero Frassinelli, sono rimasti a Firenze coltivando gli antichi interessi fino a oggi, sottotraccia. L'ex Superstudio pubblica ora “Design e antropologia” (Quodlibet 22 euro), che raccoglie i suoi studi successivi.

 

Come scrive il curatore del libro, Gianfranco Bombaci, “il lavoro di Frassinelli rappresenta un percorso di straordinaria coerenza, alla ricerca di una progettazione che, a qualsiasi scala, potesse confrontarsi direttamente con l’uomo come ‘animale sociale’, con le sue esigenze, con i suoi comportamenti primari, con il suo sistema di oggetti che è anche espressione delle sue strutture sociali”.

 

La prima presentazione avverrà stasera a Parigi, nella discoteca allestita da David Lynch, il club Silencio (142, rue Montmartre, ore 19) su invito della École Nationale Supérieure d'Architecture de Versailles, dove Frassinelli dialogherà con Manuel Orazi e il prof. Emanuele Quinz dell'EnsadLAb / Ecole nationale supérieure des Arts décoratifs.

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