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Recensire upas

Il tentato suicidio di Castrese e la "campagna" di Upas pro-psicologi

Annarita Digiorgio

Il ragazzo è omosessuale, ma la famiglia non lo accetta e lo costringe a lasciare Sasà. Lui non ce la fa più e prova a togliersi la vita. Ma neppure davanti a una forma di infelicità così estrema i familiari si rendono conto della situazione

Da tempo Upas è impegnato per lo “sdoganamento” della figura dello psicologo. Tanto che, vista l’insistenza, in passato ci eravamo chiesti se fosse necessaria. E infatti nel frattempo l’analista di Ferri, a un certo punto diventata fondamentale per le sorti del suo rapporto con Marina, e per le sorti della soap, è scomparsa nel nulla. Ma in effetti storie come quella in onda in queste puntate accadono ancora in alcune parti d’Italia, e in un determinato ceto sociale o anagrafico. Castrese è omosessuale, e la famiglia non lo accetta, costringendolo a rinnegare la sua situazione e a lasciare Sasà. Ma arriva al punto che non ce la fa più e tenta il suicidio. Ma neppure davanti a una forma di infelicità così estrema, la più estrema, i familiari si rendono conto della situazione. E negano a se stessi persino il gesto compiuto, dicendo che si tratta di un incidente e considerando il colloquio (obbligatorio) con lo psicologo una perdita di tempo. Eppure per fortuna questa volta Castrese si è salvato.

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