(foto EPA)

piccolo schermo

Agli Emmy Awards trionfano davvero le serie migliori

Gaia Montanaro

"The Pitt" premiata come miglior serie drammatica. Severance si porta a casa otto premi (su 27 nomination). Bene anche Adolescence. Sul fronte comico The Studio vince tutto. Tutti i premi

Questa volta hanno vinto davvero i migliori. Nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 settembre si è tenuta al Peacock Theatre di Los Angeles la cerimonia più importante per i riconoscimenti alle serie tv (per noi in diretta su Sky Atlantic e Now). Evento agile e tutto sommato snello (imparino i fratelli maggiori degli Academy Awards) condotto dal comico Nate Bargadze (siparietto di apertura della cerimonia con parodia dell’invenzione della tv annessa) che ha premiato il meglio della serialità dello scorso anno, tra strascichi – nemmeno eccessivamente vistosi - e qualche messaggio/frecciatina politica comme d’habitude (attacchi espliciti al Governo per la chiusura della CPB, la società che gestisce l’emittenza pubblica americana e qualche richiamo al conflitto a Gaza). Ma veniamo ai riconoscimenti: la miglior serie drammatica è The Pitt, novella ER che arriverà da noi su Sky e Now dal 24 settembre (spoiler: capolavoro), ambientata in un pronto soccorso di Pittsburgh. Vince il suo attore protagonista Noah Wyle (dopo cinque nomination per il dottor Carter in ER), ora responsabile del reparto di emergenza, e la miglior attrice non protagonista Katherine LaNasa (capo infermiera al The Pitt). In tutto per The Pitt i riconoscimenti sono cinque (tra qui anche la miglior sceneggiatura drammatica).

Severance, meritoria serie distopica di Apple che si contendeva il premio come miglior serie drammatica e che aveva fatto incetta di nomination (ben ventisette), si porta a casa otto premi, tra cui quelli come miglior attrice protagonista e attore non protagonista in una serie drammatica (Britt Lower e Tramell Tillman). Sul fronte comedy, The Studio vince tutto – tredici premi in totale – e il suo creatore e protagonista Seth Rogen vince anche come miglior sceneggiatura e regia. Adolescence, serie britannica disponibile su Netflix (quando gli inglesi si mettono di impegno non ce n’è per nessuno) vince invece i premi principali sul fronte limited series tra cui quello come serie, scrittura, regia e tre premi attoriali (in tutto i riconoscimenti sono otto). Particolarmente significativo quello al coprotagonista quindicenne Owen Cooper, pressoché esordiente di adamantino talento che è il più giovane attore in assoluto ad ottenere questo riconoscimento. Meritatissimi i premi anche agli altri attori della serie tra cui Stephen Graham. Riconoscimenti anche per le attrici di The Hacks, serie sulla stand up comedy, per The Penguin, Somebody Somewhere, Slow Horses e Andor. Il Late Show di Steve Colbert ha vinto come miglior show per la tv, cancellato però per la prossima stagione (una sorta di dulcis in fundo ma dal retrogusto agrodolce). Doverosi omaggi finali a Harrison Ford che si è visto nominato per la prima volta a ottantatré anni per Shrinking. Ci si vede per il secondo round seriale ai Golden Globes. Qui di seguito l’elenco dei principali premi.

Miglior serie drammatica

 Andor
 The Diplomat
 The Last of Us
 Paradise
 The Pitt
 Severance
 Slow Horses
 The White Lotus

Miglior serie comica

 Abbott Elementary
 The Bear
 Hacks
 Nobody Wants This
 Only Murders in the Building
 Shrinking
 The Studio
 What We Do in the Shadows

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica

 Kathy Bates, Matlock
 Sharon Horgan, Bad Sisters
 Britt Lower, Severance
 Bella Ramsey, The Last of Us
 Keri Russell, The Diplomat

Miglior attore protagonista in una serie drammatica

 Sterling K. Brown, Paradise
 Gary Oldman, Slow Horses
 Pedro Pascal, The Last of Us
 Adam Scott, Severance
 Noah Wyle, The Pitt

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica

 Zach Cherry - Scissione
 Walton Goggins - The White Lotus
 Jason Isaacs - The White Lotus
 James Marsden - Paradise

 Sam Rockwell - The White Lotus
 Tramell Tillman - Severance
 John Turturro - Scissione

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica

 Patricia Arquette - Scissione
 Carrie Coon - The White Lotus
 Katherine LaNasa - The Pitt
 Julianne Nicholson - Paradise
 Parker Posey - The White Lotus
 Natasha Rothwell - The White Lotus
 Aimee Lou Wood - The White Lotus

Miglior attrice protagonista in una serie comica

 Uzo Aduba, The Residence
 Kristen Bell, Nobody Wants This
 Quinta Brunson, Abbott Elementary
 Ayo Edebiri, The Bear
 Jean Smart, Hacks

Miglior attore protagonista in una serie comica

 Adam Brody, Nobody Wants This
 Seth Rogen, The Studio
 Jason Segel, Shrinking
 Martin Short, Only Murders in the Building
 Jeremy Allen White, The Bear

Miglior attrice non protagonista in una serie comica

 Liza Colon-Zayas - The Bear
 Hannah Einbinder, Hacks
 Kathryn Hahn - The Studio
 Janelle James - Abbott Elementary
 Catherine O'Hara - The Studio
 Sheryl Lee Ralph - Abbott Elementary
 Jessica Williams - Shrinking

Miglior attore non protagonista in un serie comica

 Ike Barinholtz - The Studio
 Colman Domingo - The Four Seasons
 Harrison Ford - Shrinking
 Jeff Hiller - Somebody Somewhere

 Ebon Moss-Bachrach - The Bear
 Michael Urie - Shrinking

Miglior miniserie o serie antologica

 Adolescence
 Black Mirror
 Dying For Sex
 Monsters: The Lyle and Erik Mendendez Story
 The Penguin

Miglior attore protagonista in una miniserie o film tv

 Colin Farrell, The Penguin
 Stephen Graham, Adolescence
 Jake Gyllenhaal, Presumed Innocent
 Brian Tyree Henry, Dope Thief
 Cooper Koch, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film tv

 Cate Blanchett, Disclaimer
 Meagan Fahy, Sirens
 Cristin Milioti, The Penguin
 Michelle Williams, Dying for Sex
 Rashida Jones, Balck Mirror

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv
 Javier Bardem - Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez
 Bill Camp - Presunto innocente
 Owen Cooper - Adolescence
 Rob Delaney - Dying for Sex
 Peter Sarsgaard - Presunto innocente
 Ashley Walters - Adolescence

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film tv

 Erin Doherty - Adolescence
 Ruth Negga - Presunto innocente
 Deirdre O'Connell - The Penguin
 Chloe Sevigny - Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez
 Jenny Slate - Dying for Sex
 Christine Tremarco - Adolescence

Miglior sceneggiatura di una serie comica

 Lucia Aniello, Paul W. Downs e Jen Statsky - Hacks (A Slippery Slope)
 Hannah Bos, Paul Thureen e Bridget Everett - Somebody Somewhere (AGG)
 Quinta Brunson - Abbott Elementary (Ritorno a scuola)
 Nathan Fielder, Carrie Kemper, Adam Locke-Norton e Eric Notarnicola - The
Rehearsal (Pilot's Code)
 Sam Johnson, Sarah Naftalis e Paul Simms - What We Do In The Shadows (The
Finale)
 Seth Rogen, Evan Goldberg, Peter Huyck, Alex Gregory e Frida Perez -
 The Studio (La promozione)

Miglior sceneggiatura di una serie drammatica

 Dan Gilroy - Andor (Benvenuta nella Ribellione)
 Dan Erickson - Scissione (Cold Harbor)
 R. Scott Gemmill - The Pitt (7:00 A.M.)
 Joe Sachs - The Pitt (2:00 P.M.)
 Will Smithm - Slow Horses (Arrivederci)

Miglior sceneggiatura di una miniserie
 Charlie Brooker e Bisha K. Ali, Black Mirror (Gente comune)
 Kim Rosenstock e Elizabeth Meriwether, Dying for Sex (Una bibita dietetica
conveniente)
 Lauren LeFranc, The Penguin (Una grave o piccola colpa)
 Jack Thorne e Stephen Graham, Adolescence
 Joshua Zetumer, Non dire niente (La gente nella terra)

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