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Vale più la coscienza o la famiglia? Il dilemma di Filippo di Un posto al sole

Annarita Digiorgio

Le ultime scioccanti notizie impongono un quesito morale: di fronte a un'ingiustizia quanto è responsabile chi resta con le mani in mano senza fare nulla?

“La coscienza non dovrebbe valere più della famiglia?” si chiede Filippo, colto dai sensi di colpa. Dopo settimane finalmente ha scoperto tutto: ora sa cosa sono andati a fare Roberto e Marina in Polonia, e cosa li divide da Diego e Raffaele. Ma soprattutto sa che il piccolo Tommaso non è in realtà suo fratello, ma figlio di Ida. La notizia lo riempie di remore, anche se non è lui responsabile delle cattiverie commesse da suo padre. Ma esiste l’ignavia. Ce lo ricorda Michele Saviani, durante la sua trasmissione.

Quanta responsabilità c’è in chi testimone di un’ingiustizia lascia correre lavandosene le mani, anzichè fare la propria parte per provare a cambiare le cose? Filippo ci pensa a lungo, e alla fine decide di andare a dire al padre che ha scoperto tutto, e che non condivide questi comportamenti. Ma l’invidia è negli occhi di chi guarda, e quindi Roberto anziché comprendere la moralità del figlio, lo accusa di non voler divider l’eredità con un finto fratello.

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