Non solo Zero, zero, zero. Pillole di serie tv da guardare a febbraio

Gaia Montanaro

Grande azione con qualche tocco esotico e un po’ di crime. L'offerta della televisione on demand punta sulla diversificazione di generi e sul tentativo di essere sempre più mainstream 

Un febbraio seriale di grande azione con qualche tocco esotico e un po’ di crime. Tanta diversificazione di generi e il tentativo di essere sempre più mainstream, non scendendo troppo a patti con la qualità. 

The Pharmacist (Netflix, 5 febbraio)

Docu-serie ispirata da una storia vera che tratta il tema della diffusione degli oppiacei tra i giovanissimi negli Stati Uniti. Dan Schneider è un farmacista della Louisiana che ha visto morire il figlio anni prima per un’overdose di crack.  Comincia così una battaglia silenziosa e tenace per portare alla luce questo fenomeno, dargli risonanza mediatica e tentare di arginarlo. Per chi ama le storie di denuncia, raccontate senza eccessiva enfasi e con una narrazione asciutta.

Locke and Key (Netflix, 6 febbraio)

Tratta dall’omonima graphic novel, questa serie fantasy – dalla lunga gestazione e dalle grandi ambizioni produttive – segue le vicende dei fratelli Locke che devono scoprire i misteri della Keyhouse, casa che cela chiavi magiche per accedere a mondi nuovi e inaspettati. I due fratelli dovranno inoltre proteggere la dimora da un’oscura presenza, mossi della convinzione che quella casa nasconda un segreto connesso a loro padre. Serie per appassionati del genere che si muovono con agilità tra mondi fantastici e immaginari sempre diversi.

Mythic Quest: Raven’s Banquet (Apple Tv, 7 febbraio)

Serie comedy che segue le vicende di un team di sviluppatori di videogiochi alle prese con un prodotto di grandissima popolarità. Riusciranno a mantenere le aspettative di una community agguerrita? Il concept di questa serie cerca di avvicinare il mondo degli amanti dei videogiochi – in costante espansione – a quello delle serie tv. Vedremo se l’operazione avrà successo. Per il momento sembra un prodotto destinato ai soli affezionati del genere.

Zero Zero Zero (Sky Atlantic, 14 febbraio)

Debutta su Sky Atlantic l’attesa serie tratta dal libro di Roberto Saviano. Cast e location internazionali per una una produzione originale Sky girata in tre continenti che segue i percorsi dei traffici di droga dai venditori, passando per gli intermediari e arrivando ai consumatori. Drama a tinte thriller e molta adrenalina in un prodotto che si pone sulla scia di Gomorra ma tentando un salto “globale”. Per chi ha amato i mondi raccontati da Saviano e non disdegna le narrazioni di genere.

The outsider (Sky Atlantic, 17 febbraio)

Hbo entra prepotentemente in quota “adattamenti di Stephen King” e porta sullo schermo – in versione miniserie – il romanzo del 2018 dello scrittore da milioni di copie. La storia si concentra su un giovane ucciso e sulle indagini che cercano di stabilire chi sia il colpevole, seguendo un andamento narrativo canonico ma non per questo prevedibile. Fotografia livida e toni drammatici per una serie che punta a non tradire un affezionato pubblico di lettori.

Hunters (Amazon prime video, 21 febbraio)

Attesa serie del premio Oscar Jordan Peele che vede protagonista Al Pacino. Siamo a New York nel 1977 ed un gruppo di “cacciatori” - gli Hunters appunto – sono sulle tracce di alcuni ex ufficiali nazisti ora residenti in America che stanno cercando di dar vita ad una sorta di Quarto Reich. Cast stellare e ingenti sforzi produttivi per un racconto che, garantito dal volto di Al Pacino, punta ad attrarre un pubblico vasto.

Puerta 7 (Netflix, 21 febbraio)

In quota Netflix Argentina nuova serie che racconta di una donna chiamata a fare pulizia in un gruppo di tifosi/ultras con collusioni di carattere criminale. Il concept originale è dell’acclamato drammaturgo Martin Zimmerman. La serie si inserisce in un filone in grande ascesa di prodotti audiovisivi sul calcio. Siano essi film o serie, il mondo delle piattaforme guarda con grande interesse al mondo del calcio e alle dinamiche che gli stanno dietro. Dentro e fuori dal campo.

I am not ok with this (Netflix, 26 febbraio)

Secondo adattamento seriale di una graphic novel di Charles Forsnam, dopo il successo indiscusso di The end of the f***ing world. Qui la storia ruota attorno alla vita di un adolescente che scopre di avere dei misteriosi superpoteri che complicheranno la sua quotidianità di liceale. Aspettative alte e penna tagliente per un racconto teen che si prospetta sfaccettato e per un pubblico non così di nicchia.

Queen Sono (Netflix, 28 febbraio)

Prima produzione originale Netflix Africa che mette al centro la vita di Sono, una giovane agente segreto coraggiosa e impavida, che deve far convivere la lotta al male con i drammi personali che l’affliggono. Esempio interessante (e pare un po’ patinato) di come l’Africa comincia a raccontarsi in modo mainstream, anche sul piccolo schermo.

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