"Ci vogliono i 'boots on the ground', ma non lasciateci soli" Alain Rodier, vicedirettore del Centre français de recherche sur le renseignement (Cf2r), è certo che l'unica soluzione per arrestare la spirale di violenza che rischia di continuare a scatenarsi nella nostra Europa per molti altri anni è la composizione immediata di una coalizione internazionale che intervenga "sur le terrain". Mauro Zanon 14 NOV 2015
E’ il momento della coalizione con gli stivali L’occidente condivide tricolori francesi sui social ma appare senza voce di fronte al terrore per una doppia ragione: non sa chiamare le cose con il loro nome, evitando di mettere insieme le parole islamismo e terrorismo, e continua a occuparsi del contenimento e non della distruzione dei fanatismi. E’ il momento di occuparsi dell’Isis prima che l’Isis torni a occuparsi di noi. 14 NOV 2015
Nessuna "barbarie", gli assassini di Parigi appartengono a una civiltà Imprevedibile? Imprevedibile cosa? Non era prevedibile che, in Francia, su sei milioni di maomettani otto o diciotto passassero prima o poi dalle parole ai fatti? 14 NOV 2015
Terrore e guerra Perché la Siria, l’Iraq, lo Yemen, la Nigeria, la Libia (eccetera), la città di una redazione europea e la sponda settentrionale del Mediterraneo (eccetera) sono vasi sempre più direttamente comunicanti. Adriano Sofri 14 NOV 2015
Che cosa vuol dire oggi "più intelligence" La raccolta dei dati sensibili, il segreto di stato, le armi non convenzionali. Se anche la guerra non è convenzionale ed è asimmetrica, è una guerra e va combattuta seguendo i criteri di un confronto bellico. Redazione 14 NOV 2015
L’Europa ha un problema di intelligenza (della realtà che ci assale), prima che d’intelligence “Guerra”, dice Hollande, ma quale? Il parallelo con la “guerra fasulla” d’epoca hitleriana, quando l’Europa era in guerra ma non faceva la guerra - di Marco Valerio Lo Prete Marco Valerio Lo Prete 14 NOV 2015
Lo Stato islamico rivendica gli attacchi a Parigi. Hollande: "E' un atto di guerra, reagiremo" Dopo aver riunito un altro vertice di emergenza, Hollande ha detto: “Quel che c’è stato a Parigi e a Sant Denis allo Stade de France è un atto di guerra. E di fronte alla guerra, il paese deve prendere decisioni appropriate". Redazione 14 NOV 2015
La nuova "Soumission" e l'islamismo. Perché Parigi è odiata come “capitale della blasfemia” Hanno colpito Parigi “capitale della blasfemia”, come la chiamano gli islamisti nei loro forum. La città non soltanto di Charlie Hebdo con la sua irriverenza, ma della “Soumission” di Michel Houellebecq, degli ultimi intellettuali liberi d’Europa 14 NOV 2015
Parlando di "follia jihadista" l'occidente costruisce la propria sconfitta All'ennesimo giornalista che parla di "follia jihadista" commentando gli attentati di Parigi si capisce con quanta meticolosità l'Occidente stia costruendo la propria sconfitta. Siamo (ma presto saremo stati) una civiltà incapace di trovare una giustificazione al male se non ricorrendo alla psicologia, a trame intime degli individui la cui ricerca ossessiva e ombelicale ci impedisce di comprendere e valutare seriamente le ragioni della politica e soprattutto della religione. Antonio Gurrado 14 NOV 2015
Come deve reagire l'occidente alla Terza Guerra mondiale? Con le cattive maniere (e ascoltando Sisi) Come dimostra quello che è avvenuto ieri a Parigi la "petit phrase" di Papa Francesco "è in corso la terza guerra mondiale a pezzettini" sintetizza in modo straordinario la realtà. Dobbiamo cogliere i termini di questa guerra che attraversa l'Islam e colpisce paesi fondamentali dell'Occidente e la stessa Russia. I capi di Isis usano terroristi fanatici che fanno i kamikaze ma programmano le loro mosse come in una partita a scacchi. Fabrizio Cicchitto 14 NOV 2015