La giusta battaglia sulla Tav di Salvini non toglie nulla alla pericolosità del Truce La normalità non è responsabilità. Perché scommettere su Salvini, e non combatterlo, significa essere complici di un paese che fa passi da gigante per diventare il Venezuela d’Europa 11 MAR 2019
La Lega è in cerca di governanti Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte: il partito di Salvini rischia di vincere anche dove non ha una classe dirigente spendibile Valerio Valentini 10 MAR 2019
Altro che letterina. Per fermare la Tav ci vuole una legge dello stato L'idea geniale del prof. Conte; servirebbe una legge, ma proviamo con una letterina Rocco Todero 09 MAR 2019
Sulla Tav la crisi non è del governo, è dell'Italia Contro i buffoni della bassa velocità. Per difendere la Tav la soluzione c’è: votare e mostrare i muscoli in Parlamento 09 MAR 2019
Sulla Tav non si accettano scugnizzate Caro Salvini, non mollare, picchia i pugni sul tavolo, e se non basta rompilo quel tavolo e manda a quel paese chi ci vuole mettere fuori dal futuro Roberto Maroni 09 MAR 2019
Il governo azzeccagarbugli non sa come dire che la Tav si deve fare. I bluff di Conte Il premier chiede soldi a Parigi e Ue. L’ultima mediazione possibile: i bandi partono, ma possono essere revocati in ogni momento Valerio Valentini 07 MAR 2019
Un nuovo partito di (ex) leghisti? Sì, no, ma anche Parla Gianni Fava, tra i fondatori del cosiddetto “partito del Nord” Paola Bulbarelli 07 MAR 2019
Il futuro del Pd di Zingaretti passa dagli elettori della Lega Il governo gialloverde ha procurato danni all’Italia. Serve un patto tra i due leader per le elezioni anticipate Daniele Marantelli 07 MAR 2019
Rimosse le critiche all'euro in commissione Bilancio. Borghi cede alla Castelli Il consigliere no euro di Salvini ha corretto il parere sulla partecipazione dell’Italia all’Ue. Le pressioni della sottosegretaria del M5s Valerio Valentini 07 MAR 2019
Serve un patto tra Zingaretti e Salvini Il futuro della legislatura non passa da un accordo tra Pd e M5s ma da un asse tra Lega e Pd. Non per governare ma per andare a votare, togliere un alibi a Salvini e mettere il dopo Mattarella nelle mani del bipolarismo tradizionale. Basta un caffè 06 MAR 2019