Il Foglio a San Siro

Gravina: “Le accuse della Lega Serie A? Grave mancanza di rispetto. Il calcio dica stop al lotitismo”

Francesco Gottardi

“I club parlano di autonomia, ma vedo personaggi che hanno le mani in pasta dappertutto”. Il numero uno della Figc, tacciato di autoritarismo da Lorenzo Casini, risponde al vetriolo dal palco dello stadio Meazza. “Il nostro piano strategico ha il solo scopo di rilanciare il sistema calcio”

Doveva essere una chiacchierata distesa. Invece, alla vigilia dell’evento del Foglio sportivo, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha accusato il pari ruolo della Federcalcio di “atteggiamenti autoritari”. La risposta al veleno arriva direttamente da San Siro. “L’argomento è serio”, ribatte Gabriele Gravina. “Le affermazioni di Casini mi hanno sorpreso e sottintendono mancanza di rispetto istituzionale. Dovremmo essere tutti un po’ meno scostumati e più rispettosi dei ruoli che si ricoprono”. Dissenso pieno tra club-Figc. “Fino a qualche mese fa la Federazione era considerata statica: ora propone un piano strategico e improvvisamente diventa prepotente. Ma se si confonde l’autoritarismo con l’esercizio della democrazia è un problema. Chi presiede l’organismo associativo ha il dovere di far rispettare il nostro ampio quadro normativo. E chi finora era abituato a scorrazzare nel mondo del calcio, sbattendo contro il muro che è l’osservazione di queste norme, bisogna che se ne faccia una ragione”.

Le società di Serie A chiedono maggiore autonomia. “Un principio collegato al rispetto”, sottolinea Gravina. “C’è una strategia evidente, per chiedere aiuto al governo, già preannunciata all’interno del consiglio federale. Ed è incomprensibile come alcuni personaggi vi facciano parte, abbiano una società e al contempo siedano in Senato”. Frecciatina nemmeno tanto velata. “Mi riferisco a Lotito e a chi accompagna il processo del lotitismo in Italia”. Il presidente è un fiume in piena. “Nell’ambito di alcune verifiche si è mancato di rispetto parlando di scarsa professionalità di un’eccellenza italiana: gli arbitri, professionisti riconosciuti dal 2023 –qualcuno dovrebbe studiare. Se mettiamo in discussione l’autonomia della giustizia sportiva, questo sì è un altro grosso problema”.

All’origine della discordia, il piano strategico del sistema calcio appena approvato dalla Figc. “L’abbiamo fatto in accordo col nostro progetto valoriale, per dare nuovi impulsi anche sotto gli aspetti industriali e imprenditoriali che non sarebbero di nostra stretta competenza”, spiega Gravina. “Ma la funzione del piano è chiara: verificare la solvibilità, la stabilità e la sostenibilità dei club. E in quanto Federcalcio, sotto il profilo del bilancio integrato siamo fra i migliori al mondo”. Ora va recuperato il prestigio sul piano sportivo. “Agli Europei abbiamo un obiettivo fondamentale: ricreare l’entusiasmo che avevamo diffuso nel 2021, per poi ferirlo mancando la qualificazione ai Mondiali. Oggi c’è il dovere di sistemare le cose”. E si sa, vincere aiuta a far pace.

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