Nadir Zortea, esterno del Frosinone (foto LaPresse)

Olive #33

Lo zenit di Nadir Zortea

Giovanni Battistuzzi

L'esterno del Frosinone ha dimostrato, ancora una volta, di saper correre su e giù per la fascia destra (e non solo) un’infinità di volte e di avere pure piedi niente male, insieme a una propensione al sacrificio non indifferente

Non importa dove ci si trova, in qualsiasi posto sulla superficie terrestre, in cosmologia, il nadir è il punto della sfera celeste diametralmente opposto allo zenit – ossia l’intersezione con la sfera celeste della verticale – e cioè il polo inferiore dell'orizzonte del luogo, polo situato quindi nell'emisfero celeste invisibile. 

Se ci si trova allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, nelle giornate nelle quali gioca il Frosinone, o in qualsiasi altro stadio dove gioca il Frosinone, il Nadir è anche un punto variabile del campo, spesso situato sulla fascia destra. È un punto molto veloce, molto mobile, che però come il Nadir celeste, non lo si vede. O meglio, lo si vede benissimo, ma spesso ci si dimentica di averlo visto. Non si capisce perché spesso ci si dimentica di Nadir Zortea, perché a Bergamo e a Sassuolo si sono dimenticati di Nadir Zortea. 

All’Atalanta Nadir Zortea è cresciuto come calciatore. Da Bergamo è partito facendo saltuari ritorni, ma quando è tornato è subito ripartito. Eppure tra Cremona, Salernitana e Sassuolo aveva dimostrato di essere un degnissimo interprete in Serie A, di saper correre su e giù per la fascia destra, e non solo per la fascia destra, un’infinità di volte e di avere pure piedi niente male e una propensione al sacrificio non indifferente. Il Sassuolo s’era informato per averlo definitivamente, poi si sono dimenticati di aver avuto quell’idea. All’Atalanta, Gian Piero Gasperini si è dimenticato di averlo in rosa. E così, dopo un mezzo campionato in panchina, Nadir Zortea è finito a Frosinone nel periodo più complicato del celebratissimo, almeno per tv e giornali, Frosinone di Eusebio Di Francesco

Nadir Zortea sulla fascia destra, e non solo sulla fascia destra, del Frosinone di Eusebio Di Francesco, s’è rimesso in mostra, s’è trasformato in zenit. Finalmente l’hanno visto tutti correre, battagliare, dribblare, crossare: nove partite, cinque assist e un’infinità di corse e rincorse. Non più terzino, ma esterno di centrocampo, d’attacco, esterno totale: perché Nadir Zortea appare ovunque, lo si ritrova in qualsiasi posizione. E spesso con idee chiarissime sul da farsi. 

   

Nadir Zortea, esterno del Frosinone (foto LaPresse)  
   

A volte sbaglia Nadir Zortea, a volte la lucidità delle idee è confusa nell’affanno di fatica e diminuzione d’ossigeno. Gli errori fatti però sono quasi sempre per eccesso di generosità, mai per faciloneria o lassismo. 

In estate ritornerà a Bergamo, sperando di non ritornare nel dimenticatoio. Sperando che quanto bene fatto sinora possa permettergli di giocare anche lì dove era arrivato molto giovane. Diceva Nadir Zortea che Gasperini “mi ha sempre fatto i complimenti. Purtroppo lì eravamo in troppi in quel ruolo e anche parlando con lui abbiamo capito che la soluzione migliore era lasciarmi partire”. 

In fondo, nel calcio come nella vita, c'è sempre lì quello che parte ma dove arriva se parte? Ciao.
 


 

 

Anche quest'anno c'è Olive, la rubrica di Giovanni Battistuzzi sui (non per forza) protagonisti della Serie A. Piccoli ritratti, non denocciolati, da leggere all'aperitivo. Ecco i (non per forza) protagonisti di questa stagione: Jens Cajuste (Napoli); Luis Alberto (Lazio); Federico Chiesa (Juventus, raccontato da Ruggiero Montenegro); Andrea Colpani (Monza); Romelu Lukaku (Roma); Yacine Adli (Milan); Albert Gudmundsson (Genoa); Giacomo Bonaventura (Fiorentina); Zito Luvumbu (Cagliari); Matias Soulé (Frosinone); Riccardo Calafiori (Bologna); Etrit Berisha (Empoli); Jeremy Toljan (Sassuolo); Lorenzo Lucca (Udinese); Joshua Zirkzee (Bologna); Lautaro Martinez (Inter); Pasquale Mazzocchi (Salernitana); Matteo Ruggeri (Atalanta); Ivan Ilic (Torino); Sandi Lovric (Udinese); Mike Maignan (Milan); Tijjani Noslin (Hellas Verona); Mario Pasalic (Atalanta); Jonathan Ikoné (Fiorentina); Matteo Pessina (Monza); Hamza Rafia (Lecce); Loum Tchaouna (Salernitana); Michael Folorunsho (Hellas Verona); Matteo Darmian (Inter); Roberto Piccoli (Lecce); Caleb Ekuban (Genoa); Andrea Consigli (Sassuolo). Trovate tutti gli articoli qui.