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Il Milan spera nell'ennesimo "effetto Ibra"

Umberto Zapelloni

Zlatan Ibrahimovic sarà Senior Advisor dei rossoneri. La speranza di Cardinale e Pioli è che possa dare una svolta dal punto di vista emotivo e caratteriale a una squadra che ha dimostrato di avere molti problemi

Ibra is back. Per la terza volta è pronto a vestire i colori del Milan anche se, purtroppo, non ha più l’età per mettersi i calzoncini. A meno di un anno dal suo ritiro Zlatan è pronto a tornare in rossonero per provare a dare un’anima a una squadra che sembra essersi persa per strada e non solo per colpa degli infortuni. Quando il suo ritorno è diventato ufficiale, anticipato addirittura dal Financial Times, la prima domanda che è venuta in mente a qualche tifoso rossonero però è stata: ma mercoledì gioca? Il vecchio Ibra servirebbe ancora là in mezzo ad un attacco che oggi è tutto aggrappato a un altro immortale come Olivier Giroud che era arrivato proprio per dare un po’ di respiro allo svedese. L’Ibra calciatore ha segnato 96 gol e conquistato due scudetti in due epoche ben diverse. Era stata l’idea geniale di Galliani sul finire dell’epopea berlusconiana (2010-2012) e poi di Paolo Maldini all’inizio di quella americana (2020-2023) che adesso sta attraversando un periodo di crisi importante. Gerry Cardinale che in realtà non se lo era mai goduto troppo da calciatore, ha deciso di metterselo accanto come manager e consigliere del Milan, ma anche di Red Bird. Collaborerà con il team di investimento globale della società nel supportare il portafoglio di investimenti esistente di RedBird nei settori sport, media e intrattenimento e sarà Senior Advisor del Milan a fianco di Pioli, ma anche di Scaroni e Furlani.

C’era chi lo aveva già ipotizzato in panchina di fianco al suo vecchio amico Abate al posto di Pioli. Ibra invece avrà un compito differente che non si fermerà solo al Milan. “Sono estremamente grato di unirmi sia a RedBird che al Milan in questi ruoli importanti e influenti. RedBird ha collaborato con alcuni dei più grandi atleti, squadre e figure imprenditoriali del mondo per creare attività con significato e impatto. Non vedo l’ora di contribuire alle attività di investimento delle loro proprietà nei settori sport, media e intrattenimento”. ha dichiarato. “Abbiamo avuto tutti la fortuna di assistere alla grandezza di Zlatan come giocatore e al suo contributo nel portare il Milan ai vertici della Serie A", ha affermato Gerry Cardinale, Fondatore e Managing Partner di RedBird. “Ciò che rende un vincente del calibro di Zlatan non è solo il talento atletico, ma anche l’intelligenza e lo spirito imprenditoriale. In RedBird, abbiamo sviluppato partnership con un gruppo molto selezionato di atleti e artisti di grande successo a livello mondiale che sono in grado di prosperare nell'ecosistema RedBird attraverso il nostro portafoglio di sport, media e intrattenimento. Ho avuto l'opportunità di trascorrere molto tempo con Zlatan riflettendo sulle sue opzioni di carriera dopo il ritiro dal calcio giocato. Averlo con noi, in un ruolo attivo nel futuro del Club, è indicativo del nostro continuo impegno verso l’eccellenza sia dentro che fuori dal campo, e non vedo l’ora di lavorare con lui come partner e collega sia a RedBird che ad AC Milan. Il rispetto che Zlatan ha suscitato come giocatore, la sua presenza globale tra i fan di questo sport e le sue diverse competenze come imprenditore sono una combinazione potente sia per AC Milan che per RedBird. Per i nostri tifosi, i nostri giocatori, lo staff tecnico e il resto della comunità rossonera, sono entusiasta di potergli dare formalmente il benvenuto in squadra ancora una volta”.

Quello che farà per Red Bird in qualità di Senior advisor importa poco ai tifosi rossoneri. Probabilmente serve per giustificare un ingaggio che, trattandosi di Ibra, non è certo banale. Quello che conta per il Milan è ciò che potrà fare per la squadra. Il comunicato ufficiale parla di “un ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali del club dove contribuirà a rafforzarne la cultura vincente. Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni, la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali del Milan e il sostegno a progetti speciali di importanza strategica, incluso il nuovo stadio del club”.

Non ci voleva molto a capire che perdere nello stesso momento due icone come Maldini e Ibrahimovic sarebbe stato un problema in una squadra dove un leader vero non è ancora emerso. Pioli ha assolutamente bisogno di una figura che rappresenti la società, ma allo stesso tempo conosca le dinamiche di uno spogliatoio composto a ragazzi giovani e di nazionalità così diverse. Certo Ibra non può far nulla contro gli infortuni e la mancanza di gol, ma dare il suo apporto dal punto di vista emotivo e caratteriale può essere fondamentale per una squadra che ha incassato 15 dei 18 gol subiti nell’ultima mezz’ora di gioco. La frase fondamentale è “Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni”. Quello che faceva quando stava all’interno dello spogliatoio. “Il mio amore per i rossoneri non avrà mai fine e l’opportunità di far parte del loro futuro in modo significativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Sono grato a Gerry per avermi messo a disposizione questa opportunità – ha aggiunto Ibra - Per me e la mia famiglia, questo è davvero un ritorno a casa, nel caro Club dove ho concluso la mia carriera da giocatore e ora sto iniziando il mio prossimo capitolo”. Le basi sono state gettate. Ora bisognerà capire quanto potrà influire Ibra sulla vita del Milan. Conoscendolo è da escludere che abbia accettato senza poter incidere. Non sarebbe da Ibra.

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