Foto Epa, via Ansa

Gp di Abu Dhabi

Finisce una stagione di Formula 1 devastata dalla superiorità di Verstappen

Fabio Tavelli

L'olandese della Red Bull vince ancora, la Mercedes ha conservato il secondo posto nella classifica costruttori, mentre Chalrles Leclerc, ancora secondo, è salito al quinto posto nella classifica piloti. Il 2023 della F1 per fortuna è finito

L’immortale Ayrton Senna sosteneva con convinzione che il miglior pilota dovesse guidare la migliore vettura. Con il rispetto dovuto forse è il caso di obiettare visto che il cocktail di quest’anno ha prodotto per 19 volte su 22 lo stesso vincitore di un Gran Premio. Oltre mille giri passati in testa (1.003 per la precisione) su un totale di 1.325. Max Verstappen, se non aveste ancora intuito, ha vinto anche la gara di Abu Dhabi. La Mercedes ha mantenuto il secondo posto nella classifica costruttori mentre Leclerc in un sol boccone ha passato Sainz, Norris e Russell e agganciato Alonso in quella piloti.

Finisce qui e forse era davvero ora di chiudere il sipario su un campionato devastato dalla superiorità di Max e dalla sua Red Bull. Ora un giorno di test a uso e beneficio della Pirelli e poi tutti in vacanza. I piloti, principalmente. Perché le squadre iniziano ora una partita invisibile, e segretissima, per la costruzione delle vetture del 2024. È un Mondiale nascosto, fatto di test riservati e di riunioni carbonare. Di confidenze a mezza bocca con i cronisti, costretti a interpretare un mezzo sorriso oppure una mezza smorfia. Con un punto di debolezza fondamentale. Nessuno sa cosa stiano facendo gli altri, quali dati emergano dalle gallerie del vento e dai simulatori. Tutto questo in attesa di una sola verifica vera in pista in Bahrain a marzo. Proprio nello scorso mese delle Idi l’allora neo team principal della Ferrari si rese conto da una smorfia di Leclerc che ciò che il gruppo di lavoro di Binotto gli aveva lasciato in eredità era qualcosa di lontanissimo da quel che il popolo rosso si aspettava. In assenza di cambiamenti regolamentari, previsti nel 2026, tutto lascia pensare che sarà difficile ribaltare le attuali gerarchie. Se ci sarà vita oltre Verstappen lo scopriremo nella prossima primavera, con il sospetto misto al terrore di ritrovarsi di fronte una nuova, cannibalesca, stagione. Che farebbe il male della Formula 1, spiace dirlo, perché dietro Max la battaglia sarebbe davvero intrigante.

La Mercedes ha chiuso seconda in classifica costruttori (una cosa che vale per qualche milione di euro e come sprone per il sorpasso sulla Ferrari che nel ’22 era arrivata seconda) ma non ha vinto alcuna gara. Sono due anni che Hamilton non sente il suo inno in mezzo ad altri due colleghi e il sospetto è che anche George Russell si stia intristendo in una zona di mediocrità. A proposito di inni, era dal 1952 che non accadeva una cosa simile: in tutto il Mondiale non abbiamo mai ascoltato l’inno inglese! La Formula 1 è a fortissima trazione britannica, un pilota o una vettura inglese che vincono una gara prima o poi si trovano. Niente. Nel 2023 mai.

Stagione a ombre, la prima parte, e luci, la seconda, per la McLaren. Che ha il parco piloti con la maggior proiezione futura ma che non può permettersi di non fare un altro step evolutivo l’anno prossimo.

Chiudiamo con la Ferrari, che con tutta probabilità annuncerà prima del 31/12 il prolungamento dei contratti a Leclerc e Sainz. Lo spagnolo ha chiuso la stagione proprio male, inguardabile il suo weekend nel deserto, e si è fatto passare dal monegasco in classifica piloti. Può sempre dire che lui almeno una gara l’ha vinta e Charles no ma siamo ai dettagli. Leclerc è il vero asso che la Ferrari si giocherà nel ’24 e ’25. A patto però di offrirgli una vettura meno schiava dell’usura delle gomme, una vettura che gli consenta di lottare con Verstappen non per un giro (esaltante, ad Abu Dhabi, ma frustrante non solo perché è andato come al soluto ma anche perché si sapeva già che a gioco lungo Max sarebbe scappato via) ma per una gara intera.

Ci si ritrova a marzo per una stagione da 24 gare, record assoluto, con circuiti storici, circuiti che ritornano (Cina) ed altri che serviranno a mantenere ricco il carrozzone. Buon inverno a tutti.

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