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Il Foglio sportivo - That win the best

Forse hanno finito di regalare Palloni d'Oro a Messi

Jack O'Malley

A Parigi hanno premiato un pensionato. Su otto, non ne ha meritati tre. Anche il Papa gli preferisce Pelé

Se Dio vuole, almeno ce lo siamo levato dalle palle. Con il Pallone d’Oro alla carriera, l’ottavo atto di una farsa ormai stucchevole, Lionel Messi entra ufficialmente in quella fase in cui un calciatore che ha vinto tutto diventa materiale da sceneggiatura per i racconti di chi potrà dire “io c’ero”. La Guinness potrebbe avermi annebbiato i ricordi, ma questo è almeno il terzo premio come miglior calciatore del mondo che la Pulce argentina vince senza meritarlo (se arrivasse il nono sono pronto a prenotare un’isola dove non ci sia). Quasi non ce lo ricordiamo più, il Mondiale orrendo di un anno fa, eppure Messi ha vinto proprio per avere trascinato la sua Nazionale alla vittoria della Coppa del mondo tirando bene alcuni rigori, e basta. Da allora ha fatto prestazioni mediocri in un campionato pietoso come quello francese e poi è andato a giocare – male – negli Stati Uniti, ex colonia inglese in cui chiamano football uno sport che si gioca principalmente con le mani e soccer il calcio. 

Naturalmente i media europei si sono subito pisciati sotto per un suo gol su punizione riproponendocelo fino alla nausea. Poi si sono dovuti accontentare dei ricordi, perché Messi non ha più segnato, la sua squadra sembra la Sampdoria della Mls, e persino il Papa gli preferisce Pelé

Quello di cui non mi capacito, però, è il fatto che si continui a seguire il Pallone d’Oro come se fosse una cosa seria: da un anno sapevamo che sarebbe andato a lui, eppure tutti hanno finto attesa, generato hype, e infiocchettato la cerimonia di altri ridicoli premi più inutili di un ingresso in campo di Martial o del reggiseno coi finti capezzoli duri lanciato da Kim Kardashian per combattere il riscaldamento globale (a quando la mutanda col pacco gonfio in evidenza per combattere il freddo?). Evidentemente Messi “vende” ancora molto, o non si spiegherebbe il fatto che il Pallone d’Oro non sia andato nelle mani di un Haaland, ad esempio. 

C’è forse soltanto una persona al mondo a cui la farsa di France Football sta sulle palle più che a me, ed è Cristiano Ronaldo. L’emigrato saudita viene ormai preso per il culo dai tifosi avversari al grido di “Messi, Messi!”. Durante l’ultima partita di King Cup (un torneo che per ridicolaggine se la gioca con l’orrida Coppa Italia con gli stadi vuoti e le big col culo parato fino alle semifinali) il portoghese si è decisamente seccato e all’ennesimo coro sulla Pulce ha zittito il pubblico. 

Il giorno dell’assegnazione si era limitato a ripostare sui social un post di As su Instagram con un commento del giornalista Tomás Roncero che diceva: “Il Pallone d'Oro è stato consegnato di nuovo a Messi. Come omaggio alla sua carriera di giocatore va bene. Si è ritirato qualche mese fa a Miami, ma sembrava già in pensione al Paris Saint-Germain perché si stava solo preparando per la Coppa del Mondo. Ha vinto la Coppa del Mondo, sì, ma con sei calci di rigore a favore, record di sempre. La Coppa del Mondo era 10 mesi fa, non la ricordo nemmeno più, siamo quasi a novembre ed era il 2022. Otto è un numero che mi piace molto, mi ricorda la serata a Lisbona con il Bayern, con lui in campo”.  Tomás, vieni subito a farti offrire una birra da me. E porta anche Ronaldo.

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