Simona Quadarella e Thomas Ceccon 

a Fukuoka

Gli argenti diversi di Simona Quadarella e Thomas Ceccon al Mondiale di nuoto

Francesco Caligaris

Nei 1500 stile libero la romana è la prima delle umane, nei 100 dorso il veneto sbaglia la partenza e l’arrivo e cede il titolo vinto un anno fa a Budapest. L’Italia è a quota 5 medaglie

E insomma oggi eravamo tutti pronti a celebrare il secondo oro consecutivo di Thomas Ceccon al Mondiale di nuoto dopo quello di ieri nei 50 farfalla, un successo nei 100 dorso con cui sarebbe diventato il quarto italiano dopo Filippo Magnini, Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri a vincere il titolo nella stessa specialità in due Mondiali di fila, che adesso l’eccitazione ha il retrogusto dell’orgasmo interrotto. Ceccon è arrivato secondo con il tempo di 52’’27, anticipato da quel vecchio volpone di Ryan Murphy (52’’22), statunitense di 28 anni già campione olimpico a Rio de Janeiro 2016. Con il 52’’16 nuotato ieri in semifinale avrebbe vinto lui. “Ho sbagliato l’arrivo”, ha detto, e non solo: in partenza ha concesso dodici centesimi di vantaggio a Murphy. L’amarezza collettiva per una medaglia d’argento spiega però tanto delle ambizioni di Ceccon: la testa è già proiettata all’Olimpiade di Parigi, che inizierà esattamente tra un anno e un giorno, il 26 luglio 2024. Tutt’altro sapore ha invece l’argento conquistato poco prima nei 1500 stile libero da Simona Quadarella, la prima delle umane dietro l’americana Katie Ledecky, giunta a quota 20 medaglie d’oro mondiali in carriera, di cui 15 individuali come Michael Phelps. Ledecy ha dominato con il tempo di 15’26’’27, il terzo più veloce di sempre, Quadarella ha toccato alle sue spalle con diciassette secondi (!) di ritardo ma con il tempo di 15’43’’31, la sua miglior prestazione degli ultimi quattro anni.

Era proprio dal 2019 che Simona Quadarella non saliva sul podio dei 1500 stile libero: quinta all’Olimpiade di Tokyo, quinta anche al Mondiale dell’anno scorso a Budapest. In questa stagione ha dimostrato uno stato di forma sempre costante e una regolarità nei risultati al limite del chirurgico: 8’22’’73 negli 800 stile libero al Trofeo Città di Firenze a marzo, 8’21’’14 e 15’53’’29 ai Campionati italiani assoluti di Riccione ad aprile, 8’22’’04 e 15’53’’24 al Trofeo Sette Colli di Roma a giugno. Sabato sarà protagonista anche negli 800 stile libero. “Ci vuole tanto allenamento e anche tanto equilibrio mentale, che a volte ho un po’ perso, per mantenere una standard così alto per molto tempo”.

Le parole di Simona Quadarella dopo l’arrivo sono il gancio perfetto per parlare di una questione sempre più centrale nel nuoto contemporaneo, la salute mentale degli atleti, e per accogliere con sincero affetto la medaglia d’oro della lituana Rūta Meilutytė nei 100 rana in chiusura di giornata. Campionessa olimpica a Londra 2012 a soli 15 anni, Meilutytė si era come dissolta nel nulla tra il 2019 e il 2022 a causa di un burnout provocato da disturbi alimentari. Aveva lasciato lo sport, si era cancellata da tutti i social network e faceva lunghe passeggiate con il suo cane. Il tempo con cui ha vinto oggi, 1’04’’62 con una prima vasca da 29’’78, è l’ottavo più veloce della storia. È diventata campionessa del mondo dieci anni esatti dopo la prima volta, a Barcellona 2013. Bentornata.

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