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Il Foglio sportivo - That win the best

Dal West Ham a Kean, quanto è stata istruttiva questa settimana

Jack O'Malley

Gli inglesi hanno vinto la Conference League, l'attaccante della Juventus ha fatto capire che non gli interessava giocare l'Europeo Under 21. E nel frattempo Lionel Messi va in un campionato da cui era fuggito per la tristezza pure Ibra

È stata una settimana istruttiva, quella appena trascorsa. E non solo perché culminerà con la vittoria del Manchester City contro l’Inter nella finale di Champions League a Istanbul, in Turchia, dove a leggere i giornali fino a due settimane fa c’era un tremendo dittatore che soffocava nel sangue la democrazia, e invece adesso che ai giornalisti hanno dato molti biglietti omaggio in fondo si sta benone, è una grande vetrina per il calcio occidentale che può esportare i suoi valori. È stata una settimana istruttiva perché, come avevo previsto, la Conference League l’ha vinta la squadra inglese, e non l’italiana. Una finale più inguardabile di una partita di calcio femminile, all’altezza di una competizione che non ha niente da invidiare alle amichevoli precampionato contro le rappresentative locali, con i giocatori del West Ham che fingevano di essere felicissimi alla fine, ma erano più imbarazzati di chi legge gli allarmi sul fascismo di Roberto Saviano.

È stata una settimana istruttiva perché il patriarcato sessista è stato duramente e giustamente colpito, con la gogna social prima e la conseguente sospensione da Sky dopo di Bobbi e Valsecchi, che hanno osato fare apprezzamenti in diretta su una bionda (ma come si fa a non fare apprezzamenti a una bionda?) commentando un Gran Premio di Formula 1. La ragazza, pilota di rally, ha detto di non essersi sentita offesa, anzi, che era chiaro fosse uno scherzo e che i due “sono stati anche educati”. Troppo tardi: l’editorialista della Stampa collettiva che è in voi aveva già deciso che i due porci dovevano morire tra atroci sofferenze, e che le donne che li giustificano sono serve represse della famiglia tradizionale. È stata una settimana istruttiva perché è stata messa la pietra tombale sull’inscindibile duo donne&motori, e non poteva che essere così in un mondo in cui un sedicente rocker si affretta a spiegare che sì, limonava con un’altra, ma la sua ragazza, famosa solo per essere la sua ragazza, non era già più la sua ragazza, nessuno si senta offeso o inficiato.

È stata una settimana istruttiva perché i fan dello ius soli si sono persi l’italiano Moise Kean che lascia il ritiro della Nazionale Under 21 con cui doveva giocare l’Europeo perché fondamentalmente non gliene frega niente della Nazionale che gioca l’Europeo.

È stata una settimana istruttiva perché adesso lo stronzo che sverna nei paesi arabi facendosi riempire di soldi non è soltanto Cristiano Ronaldo, e abbiamo capito che i sauditi fanno la stessa cosa che fece il Giappone trent’anni fa, la Cina quindici e gli Stati Uniti da sempre, riempirsi di vecchie glorie bollite e strapagate senza riuscire ad avere Nazionali che non si facciano ricordare se non per come lasciano puliti gli spogliatoi o perché il loro corrispettivo femminile (e non parlo dell’Arabia Saudita) è più forte. E a proposito di Stati Uniti, brindo a Messi che va in Florida a finire di fare il pagliaccio, in un campionato da cui persino Ibrahimovic era fuggito per non morire di tristezza. Io per non sbagliarmi stappo brandy e bionda. È stata una settimana istruttiva, ma la prossima sarà ancora meglio. 

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