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Alla Fiorentina è toccato lo "scontro" tecnologico tra Var e Gol line technology

Andrea Trapani

Sul provvisorio 1-2, la rete del momentaneo pari di Arthur Cabral viene annullata nonostante la GLT l'avesse convalidata. Utili le innovazioni tecnologiche, ma poi decide l'arbitro

Quello tra calcio e tecnologia è un matrimonio combinato, nato più per interesse che per amore. Dopo anni di discussioni e polemiche, adesso abbiamo le più avanzate tecnologie del settore. Ogni anno ci sono innovazioni che aiutano gli arbitri e perfino la Var è entrata nella famiglia del pallone come fosse stata lì da sempre. In realtà pochi si ricordano della prima grande modernizzazione, eppure son passati appena sette anni da quando la Uefa accolse la Goal Line Technology nelle proprie competizioni.

Era il maggio 2016 quando la finale di Europa League utilizzò per la prima volta dell'uso della GLT in una partita europea. Da allora l’arbitro non ha più bisogno dei colleghi sulla linea di porta, se la palla supera la linea bianca viene avvertito dall’orologio al proprio polso.

La fine di un’epoca che aveva vissuto anche una finale mondiale, quella del 1966, rimasta con il dubbio di una “rete fantasma”. Tutto finito. Forse no.

    

       

Ieri al Franchi un’episodio ha riacceso la polemica sull’uso della tecnologia in campo, talmente dirompente che ha occupato i trending topic dei social network per tutta la notte. Paradossale visto che si stava giocando una partita ai margini del calcio europeo.

   

Cosa è successo durante Fiorentina-Braga

Tutto o quasi, infatti, era stato deciso nella gara d’andata di un playoff che regala un posto negli ottavi della Conference League. Ravvivare una partita utile solamente alle statistiche sembrava impossibile, ma in Fiorentina-Braga si è riusciti nell’impresa. Se da una parte la squadra di Vincenzo Italiano ci ha messo del suo riuscendo in meno di mezzora a riaprire il discorso qualificazione dopo aver vinto 4-0 in Portogallo, dall’altra la direzione di gara di Bastien ha lasciato molti dubbi. Tutti ininfluenti per la qualificazione dei viola, a partire dal primo gol ospite, ma tutti importanti per trasformare l’episodio chiave del match nella “tempesta perfetta” tanto temuta da tutti.

L’incubo degli appassionati di calcio si è realizzato a inizio della ripresa. Sul provvisorio 1-2, la rete del momentaneo pari di Arthur Cabral viene annullata nonostante la tecnologia l'avesse convalidata. Il Var contro la Goal Line Technology.

Lo stadio in silenzio per oltre tre minuti mentre l’arbitro francese dialoga con la Var room. Per l’orologio il pallone ha oltrepassato la linea di porta ma dopo un lungo consulto la situazione cambia: il pareggio viene annullato perché le immagini suggeriscono al fischietto Bastien che la sfera non abbia varcato per intero la linea di porta. Già, suggeriscono. Ma cosa è successo? Un passo indietro.

 

Come funziona la Goal Line Technology

Tra le varie possibilità a disposizione, la Uefa ha scelto il cosiddetto sistema “a occhio di falco” che sfrutta sette camere per porta e si avvale di un software che segue il pallone dentro l'area di rigore. Usando tecniche e software di elaborazione visiva, “l'occhio di falco – scrive la federazione europea - è in grado di indicare con certezza in un secondo se la palla abbia varcato o meno la linea di porta attraverso una vibrazione e un segnale visivo trasmesso negli orologi degli arbitri di gara”. Almeno in teoria. La certezza non c’è. Nemmeno le immagini che vediamo sono quello che pensiamo. Chi ha visto la partita in tv, dopo l’annullamento della rete di Cabral, ha vissuto un nuovo colpo di scena: le immagini televisive dimostrano che è gol, la palla ha varcato la linea di porta. Sicuri?

 

https://twitter.com/SpaceViola_/status/1628867907911393283

 

Quella trasmessa dalla regia internazionale in realtà è solo la ricostruzione grafica di quanto registrato dalla tecnologia, non un’immagine reale. Certo, le stesse immagini con cui il Var e l’arbitro Bastien hanno annullato il gol non erano così nitide da dare la certezza che la palla non fosse entrata: la migliore inquadratura è impallata dal palo e con una risoluzione tale da non risolvere il mistero. Resterà per sempre il “gol/non gol” di Conference League, una specie di paradosso del gatto di Schrödinger in versione calcistica con mille altre ripercussioni.

 

Tanta tecnologia, ma decide l’arbitro

 

Non è la prima volta che il direttore di gara annulla una rete convalidata dalla tecnologia in campo. Già successo tanto in Italia, quanto in Coppa di Francia e perfino in Premier League.

Il caso di Firenze entra in una realtà diversa, è più opaco rispetto agli altri casi e potrebbe riaprire una porta che tutti speravano fosse stata chiusa per sempre.

 

Se dopo aver rivisto l'episodio, l'arbitro ha optato per annullare il gol nonostante la regia della Conference League abbia successivamente mostrato un replay con il pallone interamente oltre la linea del pallone, cosa ne sarà dei prossimi offside millimetrici segnalati dalla nuova tecnologia del “fuorigioco semiautomatico”? Si tornerà di nuovo alle moviole del post partita? Avremo una tecnologia contro un’altra tecnologia? Si spera di no, almeno seguendo la regola più importante. Con l’introduzione della Goal Line Technology, non a caso, la Uefa inserì un nuovo paragrafo nell'Articolo 35 chiarendo come la decisione di aggiudicare un gol rimanesse a discrezione dell'arbitro. Del resto, se il sistema dovesse guastarsi, le partite si disputano comunque senza l'uso della GLT. Nel frattempo la Fiorentina ha rimontato il Braga e vinto 3-2. Alla fine nel calcio conta solo il risultato.

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