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Formula 1

Hamilton ha ancora tre gare per tornare se stesso

Fabio Tavelli

Da quando è in F1 l'inglese ha sempre vinto una gara in una stagione. Ad Austin è tornato a battagliare per la vittoria con Verstappen. Ha vinto l'olandese che ha eguagliato Schumacher e Vettel per maggior numero di vittorie in stagione

Ci sono volute ben 19 gare per rivedere Lewis Hamilton duellare per la vittoria con Max Verstappen. Li avevamo lasciati 11 mesi fa nel deserto arabo a incrociare le spade in uno dei confronti più aspri, ed in molti casi meno corretti, della storia della F1. Anche ad Austin è stato l’olandese a spuntarla e al 7 volte campione del mondo mancano soltanto tre gare per cercare di vincerne almeno una. Da quando è in Formula 1, ovvero dal 2007, Hamilton ha sempre tagliato almeno una volta il traguardo davanti a tutti. Ad Austin ci ha provato, ha lottato come un leone contro un avversario che ne aveva palesemente di più e che aveva nel mirino la vittoria non solo per schiacciare ancora una volta l’acerrimo rivale. Max infatti voleva vincere perché con quello americano sono diventate 13 le volte che ascolta l’inno olandese e 13 è anche il record di successi stagionali prima di ieri appannaggio di Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Ora Max ha tre gare per appropriarsene in solitaria ed è difficile pensare che non ce la faccia. Il secondo motivo era per dare alla Red Bull anche il titolo costruttori nel weekend del ricordo del fondatore della bibita austriaca, Dietrich Mateschitz, scomparso sabato a 78 anni. Anche qui missione compiuta.

     

AP Photo/Charlie Neibergall, via LaPresse 
  

A spalancare la strada alla Red Bull ci ha pensato il verdetto che ha messo fuori gara il poleman Carlos Sainz. Colpevole di una partenza davvero lenta ma innocente alla prima curva quando Russell ha centrato il suo radiatore nella pancia sinistra mettendolo ko senza appello. Due safety car in pista, prima per una uscita nella ghiaia di Bottas e poi per uno spaventoso contatto tra Alonso e Stroll, alcuni sorpassi di grande livello (quello di Leclerc su Perez il top di giornata) e il consueto dominio del binomio Max-Red Bull.

 

Austin ha confermato però altre due cose: la Ferrari resta più forte in qualifica rispetto alla gara e dovrà interrogarsi come sia possibile vincere solo quattro gare con dodici pole positions; la Mercedes può vincere una gara solo se non c’è di mezzo Verstappen. Anche se la stagione ha già emesso i suoi verdetti principali le gare restano divertenti e non è escluso che il Messico, Brasile e Abu Dhabi i piloti abbiano anche voglia di divertirsi e pensare allo spettacolo. La testa delle scuderie è ormai palesemente rivolta alla prossima stagione.

   

Un verdetto che manca però c’è. E’ la decisione che la Federazione internazionale dovrà prendere per lo sforamento del budget cap da parte della Red Bull. Se la punizione fosse non leggera e costare agli austriaci una limitazione per lo sviluppo in galleria del vento della vettura 2023 ecco che gli equilibri potrebbero non essere gli stessi a marzo quando si ripartirà. E soprattutto, gli sforamenti di budget cap riguardano il 2021. Cosa scopriremo l’anno prossimo sulle spese delle scuderie per questa stagione?

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