La squadre dell'Europa alla Ryder cup di Parigi (foto LaPresse)

Ecco l'Europa unita. Alla Ryder cup

Corrado Beldì

Al via a Parigi la più importante manifestazione di golf. La squadra europea sfida gli Stati Uniti. E mai come stavolta ha bisogno di una mano dal Regno Unito

Saranno state almeno trentamila persone, c’erano colori e lingue diverse e cori spontanei nell’arena del Golf National, insomma sembrava di stare davvero allo stadio. Invece era la cerimonia inaugurale della Ryder Cup, quest’anno in Francia, “paese amico e alleato da duecento anni” come ha ricordato Jim Furyk, il capitano americano in un discorso molto emozionato che un po’ di geopolitica l’ha pure sfiorata.

 

 

Sì perché la Ryder Cup è l’unica manifestazione sportiva al mondo in cui l’Europa fronteggia gli Stati Uniti e se il discorso dell’americano ha sottolineato l’alleanza con i francesi che ha riportato la libertà nel vecchio continente, il capitano europeo Thomas Bjørn ha invitato tutti a “guardare con orgoglio la bandiera blu a stelle gialle”, prima di presentare un team con giocatori di sei nazioni diverse, dalla Spagna alla Svezia, dall’Irlanda all’Italia. E io ero lì ad emozionarmi e non solo per Francesco Molinari ma soprattutto per Ian Poulter, il leone di Royal Birkdale nel 2014 e poi per Tiger Woods che la settimana scorsa è tornato alla grande con la vittoria al Tour Championship. La squadra europea però è fortissima, con il numero uno Justin Rose, uno degli altri tre inglesi, e Rory McIlroy, genio e sregolatezza, oggi letteralmente assediato dai bambini per strappare autografi sui cappellini ufficiali.

 

Poi sono arrivate le frecce tricolori francesi, la Patrouille, lo scorso 18 luglio hanno sbagliato un colore della bandiera, questa volta invece è andato tutto liscio e un grande tricolore ha accompagnato la marsigliese volando verso Parigi. Il cielo era terso già di prima mattina, oggi sotto il sole giornata di allenamenti in vista della grande sfida di domani e una piccola Ryder Cup Senior con alcuni campioni del passato, Ben Crenshaw, Tom Lehman, José Maria Olazabàl, un po’ di storia di questo sport per i nostalgici degli anni Novanta.

 

Domattina si fa sul serio, i fourballs partono alle 8:20, il quarto abbinamento vede il nostro Francesco Molinari con Tommy Fleetwood fronteggiare Tiger Woods e Patrick Reed, una bella sfida per cominciare una Ryder Cup che si presenta molto avvincente, con tanta Europa che mai come stavolta ha bisogno di una mano del Regno Unito. Forza Europa!

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