Tilda Swinton legge "Una morte in famiglia" di James Agee nel film del 2015 diretto da Luca Guadagnino "A Bigger Splash"  

Estate con Ester

 Agosto al lavoro, barca o piscina, e l'arte dello scrocco

Ester Viola

Questa stagione è un libro felice: da quelli che dai suoceri ci mandano solo i figli, a quelli che scarpinano in montagna ore e in verticale così si guadagnano la cena

Quelli che hanno la casa al mare e ci vanno sempre.
uelli che ce l’hanno e non ci vanno mai.
Quelli che se la sognano, la casa al mare.
Quelli che non la comprano apposta “sennò smetti di viaggiare”.
Quelli che si sono dovuti fare i conti e quest’anno si va dai tuoi cinque giorni al paese.
Quelli che si sono fatti i conti e la vacanza coi tuoi manco se mi pagano due stipendi.
Quelli che dai suoceri ci mandano solo i figli, la migliore idea dell’anno.
Quelli coi figli a Londra.
Quelli coi figli a Londra che dopo tre giorni hanno finito i soldi.
Quelli coi figli a Londra che non hanno parlato una parola di inglese ma al college si sono fatti un sacco di amici italiani.
Quelli coi figli senza compiti per le vacanze, anzi il professore ha mandato a tutti una bella poesia nella chat dei genitori.
Ludus animo debet aliquando dari, ad cogitandum melior ut redeat tibi. “Ma che vuol dire, che li devono fare o non li devono fare?”.
Quelli coi libri da leggere per le vacanze. “Se questo è un uomo”, “I Malavoglia”, “La coscienza di Zeno”. Approvazione silente dei genitori per i grandi classici: per forza o per amore, basta che li leggano.
Quelli col professore moderno che assegna Erin Doom. Magari leggono.
Quelli che una volta i bambini li dovevi recuperare frolli in mare dopo tre ore di bagno e ora fanno la fila al bar, neanche per il gelato, per farsi mettere in ricarica l’iPhone.
Quelli che in vacanza ci vanno a settembre e ad agosto lavorano benissimo. 
Quelli che provano per la prima volta agosto in città, pensavano di farcela invece si deprimono. Non ci sono manco le anime dei morti. 
Quelli incontentabili.
Quelli accontentabili, va bene pure il bagno nella bacinella blu.
Quelli che come si mangia in Sicilia.
Quelli che si lamentano che tornano chiatti dalla Sicilia.
Quelli che non si può più andare in Sicilia perché fanno 42 gradi. 
Quelli che Marzamemi sei anni fa la conoscevano solo loro.
Quelli che vanno a Capri da sempre e sanno tutti gli aneddoti locali su Gianni Agnelli e Jackie Kennedy. Lo chiamano l’Avvocato, come gli amici.
Quelli che la Liguria, gli porti i soldi e ti trattano così. Ce l’avete coi milanesi?
Quelli che la Sardegna, gli porti i soldi e ti trattano così. Ce l’avete coi milanesi?
Quelli che la Sardegna sì, ma non Costa Smeralda.
Quelli che la Campania sì, ma non Costiera Amalfitana.
Quelli che sono cafoni e contenti: Capri, Positano, Porto Rotondo, Forte dei Marmi, Portofino.
Quelli con la barca.
Quelli che “i due giorni più belli se hai la barca sono quando la compri e quando la vendi”.
Quelli che hanno l’amico con la barca.
Quelli con caratteri meravigliosi, gli spassosi e sempre allegri, li trovi ovunque, loro vacanza gratis, e c’è la gara a invitarli. Se li conosci capisci che non è scrocco, è arte.
Quelli che vanno al porto di Bordighera alle sette e mezza ad aspettare il battello perché il pescatore gli tiene da parte la cassetta del pesce appena pescato, solo a loro.
Quelli che al ristorante come il signore del Glen Grant bendati ti dicono se il branzino è allevato o no. Vanno al banchetto del ghiaccio, come i sommelier di pelle di pesce, e ne scelgono uno “perché ha un’ombra verdastra sotto le branchie, vuol dire che è di mare”. Il cameriere lo accompagna con ampi cenni di assenso, per confermare che il signore la sa lunga.
Quelli complottisti, con tutto il pesce che serve ad agosto in Italia secondo te ti danno il pescato, imbecille.
Quelli che affittano la villetta con piscina in Umbria e non sono mai stati così bene, non c’è nessuno per chilometri.
Quelli che vanno in montagna.
Quelli che scarpinano in montagna ore e in verticale così si guadagnano la cena. Che vita.
Quelli che non c’erano mai andati ma adesso cominciano ad apprezzare le cime, il laghetto, la pace, la copertina, il maglioncino. Passa un cervo e fanno una foto. Giusto ogni tanto, all’imbrunire dopo la doccia, si chiedono se è vecchiaia.
Quelli che la vacanza è solo sull’isola perché stacchi.
Quelli che la vacanza è solo in barca perché stacchi.
Quelli che hanno bisogno di andare all’estero, per staccare.
Quelli che si chiedono cosa devono staccare.
Quelli che hanno bisogno di andare ancora più lontano, in Oman.
Quelli che leggono sempre, quelli che non leggono mai ma un libro per agosto lo comprano per tradizione. Questo libro, spesso un saggio o un finalista Strega, frulla per giorni sulla sdraio, al vento, bagnato dagli spruzzi. Le pagine si gonfiano, diventano dorate sotto il sole. Passa una bella estate pure lui, è un libro felice.

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