Alla sfilata haute couture infuria la polemica. "È finto, guys" dice l'influencer più popolare d'Italia. "Andate in giro con un cadavere addosso" rispondono. La moda sconvolge, perché verosimile, e svela la nuova cultura egemone: il bambinismo
"La prossima volta non testa di leone ma di uomo!”. Sono gli animalisti in unione mistica con la preda. È successo lunedì, mentre la più carina d’Italia si godeva la sfilata Schiaparelli Primavera Estate 2023. Chiara Ferragni atterrava a Parigi, dove l’aspettavano le madri natura toccate in sorte al millennio. Naomi Campbell, Irina Shayk, Shalom Harlow sfilavano l’una acconciata da lupa con cappotto in pelo, testa di belva e sangue agli occhi, l’altra in tubino di velluto e – tenete a mente – criniera di leone, l’ultima in lonza-animalier con grosse fauci sul petto (…per sbranarvi meglio). Sono le fiere infernali del primo canto, avete capito, ma visto che Dante è quasi appropriazione culturale o se non altro politica, sono pure tre nature in stile Leopardi: metà strafighe metà belluine.
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