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Profondo Verde

Yves Roucaute: "L'estremismo ambientalista ha costretto la Germania a dipendere dal gas russo"

Giulio Meotti

“A quando il ministero per la Promozione delle Virtù ecologiche e la Repressione dei Vizi?”. Parla il filosofo francese

La “transizione ecologica” in Germania rischia di non sopravvivere al prossimo inverno. In Germania sono in crisi anche i forni crematori, si fa incetta di legna e radiatori a benzina e ci si lava di meno, i monumenti delle città sono al buio, le piscine più fredde e le industrie pronte al collasso… Svend-Jörk Sobolewski, presidente del consorzio di cremazione, ha affermato che in caso di razionamento, il settore dovrebbe avere la priorità perché, senza gas, la maggior parte dei crematori non può funzionare. “Non puoi spegnere la morte”, ha detto Sobolewski. Di un milione di persone che muoiono ogni anno in Germania, tre quarti vengono cremate. Nelle stesse ore la città di Lipsia spegneva la luce in 240 edifici, piazze, ponti e specchi d’acqua. A Berlino, monumenti come la Colonna della Vittoria, la cattedrale e il castello di Charlottenburg non sono più illuminati. I termoventilatori e radiatori a motore sono in pieno boom di vendite in Germania. Sostituti del gas naturale, serviranno ad affrontare l’inverno. La Bild am Sonntag riporta che l’economista della Deutsche Bank Eric Heymann ha detto che le famiglie taglieranno molta legna quest’inverno. Il 16 per cento delle aziende tedesche ha ridotto la produzione o interrotto parzialmente le attività a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Questo aiuta a spiegare perché il mese scorso la Germania è diventata il primo paese a portare l’allarme sulle forniture di gas al “livello di allerta”. Come ci siamo arrivati? 

Gli incendiari verdi sono riusciti a far uscire la Germania dal nucleare in nome di Gaia, cosa che l’ha costretta dal 2021 a cercare gas in Russia, una situazione divenuta insostenibile e a rilanciare le sue industrie del carbone” dice al Foglio Yves Roucaute. “L’hanno resa dipendente per il 65 per cento dalla Russia. Ovunque dilaghi l’ondata oscurantista verde, le democrazie sono minacciate. E’ la quinta colonna che mina i suoi valori umanisti e la sua spinta alla crescita. Ecco perché oggi è la principale nemica del campo della libertà”.


“Gli incendiari verdi sono riusciti nell’impresa di rendere la Germania dipendente dal gas russo, farle chiudere le centrali nucleari e usare il carbone”


Eppure, “l’Europa dovrebbe creare una giornata commemorativa per le vittime del cambiamento climatico”, ha affermato il capo del Green Deal dell’Ue Frans Timmermans.  Una proposta che sembra uscita da “L’oscurantismo verde”, il nuovo libro di Roucaute. Il filosofo in questo libro iconoclasta smonta una a una le false idee dell’ecologia punitiva. Epistemologo dell’Università di Parigi Nanterre, Roucaute mostra che l’imperatore verde è nudo. “All’oscurantismo verde, al processo inquisitorio contro l’umanità e al suo culto animistico del pianeta, mi oppongo, infatti, con le scienze, la storia del pianeta e la verità della condizione umana” dice Roucaute al Foglio. “Era necessario difendere un’ecologia umanista, scientifica e gioiosa, che mette al centro l’umanità. Tutto ha avuto inizio con la sconfitta del pensiero. Di fronte all’ondata ideologica che ha  portato al culto oscurantista del pianeta, il campo della libertà e dell’Illuminismo ha perso la battaglia delle idee. Ha lasciato un’armata di demagoghi sfruttare il vuoto spirituale lasciato dopo la caduta del muro di Berlino per stabilire il suo dominio sulle menti più fragili. Ha imposto il mito di una Madre Terra benevola di cui sarebbero i sacerdoti e che sarebbe stato necessario salvare da un’umanità ridotta a essere un sottosistema del pianeta, colpevole di distruggerlo per aver accettato un ‘modello occidentale’ di sviluppo, cioè capitalista, basato sulla corsa alla crescita e alla società dei consumi, sulla ricerca del profitto e del liberalismo, sull’antropocentrismo e sull’individualismo. Abbiamo così potuto vedere convergere le coorti dei nemici delle democrazie liberali, dai Verdi della cosiddetta ecologia ‘profonda’ agli ex marxisti riciclati in ecologia, circondati da pochi cosiddetti studiosi ideologizzati, come già sapevano i marxisti fare ieri, vendere l’odio degli Antichi e l’odio per le società basate sulla libertà. Hanno inventato un pianeta che brucia per non aver mai sperimentato un tale riscaldamento, un tale tasso di CO2, tante inondazioni o cicloni, malattie e così via di questi mali di cui l’umanità sarebbe responsabile, al punto da attribuirle la schiavitù di ieri e il presunto aumento della miseria sociale oggi. Alla fine, intorno agli altari sacrificali dove stanno le pire degli amici dei Lumi, abbiamo la sconfitta del pensiero, la debacle politica e la depressione morale”. 

Una depressione che colpisce i giovani, che credono nell’apocalisse in arrivo e che denunciano le generazioni precedenti. “Questa nuova religiosità non solo crea una situazione di odio generale tra gli esseri umani che vivrebbero secondo virtù ecologica e gli altri, e che è essenzialmente totalitaria. Poiché l’umanità si è trasformata in un sottosistema del pianeta, non c’è infatti una parte della nostra vita che non possa essere controllata dallo stato ecologico salvifico e dai comitati di salvezza verde che affermano di parlare in nome del pianeta con cui avrebbero una connessione particolare, magari wifi, come l’illuminata Greta Thunberg. Invece di mettere al centro delle nostre città la libertà e l’amore per l’umanità, questa religiosità ci ordina di metterci il pianeta”. 


“Una nuova religiosità ci ordina di farci da parte e di mettere al centro il pianeta. Così si monitora tutto, dal foie gras alle auto termiche”


In Europa vengono monitorati i comportamenti ecologicamente scorretti. “Dagli idrocarburi all’albero di Natale, dal foie gras all’auto  al divieto del sindaco di Lione della semifinale dei Mondiali di rugby, l’inquisizione colpisce ovunque con leggi, decreti, regolamenti repressivi. Una mediocre burocrazia fa andare di pari passo la governance con l’ignoranza al punto da proclamare che a causa della diabolica molecola di CO2 prodotta dall’uomo, che sarebbe la principale causa dei gas serra, la causa del riscaldamento globale, dovremmo vietare le auto termiche, senza ogni considerazione della verità scientifica, dei bisogni sociali e del potere delle nazioni. Così si stanno gradualmente costruendo gli altari dove dilagano i ministeri per la Promozione delle Virtù ecologiche e la Repressione del Vizio verde, mentre la transizione ecologica si sostituisce alla transizione socialista di un tempo. E che le ghigliottine e le punizioni dei media siano innalzate per coloro che osano sorridere a questo fumoso ‘Salva il pianeta’”. 

Ma chi si oppone a questo ambientalismo  e alla sua religione animista viene accusato di essere un negazionista sul clima. “Ecologia deriva dal greco ‘oïkos’ che significa ‘casa’ e non pianeta. E la casa è sempre stata costruita artificialmente depredando la natura, le sue foglie, i suoi alberi, i suoi metalli, per proteggersi dalle malefatte della natura, pioggia, neve, sole, vento, attacchi di animali, per umanizzare l’ambiente. Quindi, sì, sono per la vera ecologia, per l’umanizzazione dell’ambiente a servizio dell’umanità. Contro il culto animistico del pianeta, voglio ricordare che il pianeta non è un essere, né un ecosistema, ma un ammasso molecolare formatosi 4,55 miliardi di anni fa, parte dell’ecosistema solare. E devi avere un orgoglio tale per immaginarti come Hulk, il gigante verde dei fumetti, capace di influenzare le variazioni climatiche e i processi naturali. Perché il nostro ambiente è il sole e la luna, i movimenti dell’asse di rotazione terrestre e l’angolo della sua orbita, meteoriti e supernove lontane come dimostrato dal mostruoso riscaldamento di 359 milioni di anni fa che distrusse il 70 per cento della vita, è il nucleo e il mantello terrestre, con le sue conseguenze, eruzioni vulcaniche, terremoti, tsunami, cicloni e così via, queste ‘coccole’ che sono il nostro pane quotidiano sulla terra. E le conseguenze di questo ambiente sono irrevocabili. Al posto della fantasmagoria di un’armonia perduta con la natura a causa dell’umanità, era urgente ricordare che il 99,99 per cento dei viventi sul pianeta era stato distrutto anche prima dell’arrivo dei primi ominidi, 7 milioni di anni fa. Sì, era urgente ricordare che la prima causa delle fosse comuni sono le variazioni climatiche del pianeta, che continua a navigare tra riscaldamento e glaciazione. E, senza offesa per gli inquisitori, allora è sempre stato più caldo di oggi, escluse le glaciazioni per 4,5 miliardi di anni.

 

Talvolta così considerevolmente che la grande massa dei viventi fu sterminata, come 359 milioni di anni fa, 259 milioni di anni fa, 252 milioni di anni fa, durante questo episodio chiamato ‘la Grande Morte’ che vide lo sterminio, in questo unico episodio, del 96 per cento degli organismi. Sì, era sistematicamente più caldo, anche i nostri antenati hanno sperimentato queste distruttive violenze naturali tra il caldo e il freddo. Così, per 2,8 milioni di anni, i nostri antenati hanno subito 17 glaciazioni e un certo numero di riscaldamenti. Gli ippopotami fecero il bagno nel Tamigi 130.000 anni fa. E per 12.000 anni e i primi insediamenti, è continuato. La civiltà di Akkad, la VI dinastia egizia, quella dell’Indo, di Liangzhu, furono distrutte dalla terribile siccità di 4.200 anni fa e allora non c’era ancora l’estrazione di idrocarburi. Forse troppo lontano dalla data di nascita degli ignoranti omini verdi? Ma i vichinghi costruirono due colonie in Groenlandia nel 950 mentre noi coltivavamo la vite nel nord Europa e poi dovettero fuggire al ritorno di una piccola èra glaciale nel Rinascimento, è ancora troppo lontano? E migliaia di eruzioni vulcaniche come quella che seppellì Pompei, quella di Krakatoa, nel 1883, pari a 13 mila bombe di Hiroshima, cicloni che hanno ucciso centinaia di migliaia di esseri umani come nel Bangladesh pre-industrializzato nel 1970. Sì, cicloni non sempre più importanti, né più numerosi oggi di ieri nonostante ciò che ne dicano i mercanti di fantasie. Contro i Bouvard e Pécuchet dell’Europa verde, era urgente ricordare che la CO2 non è una molecola malvagia, che è prodotta molto poco dall’umanità, che non è l’effetto principale del gas serra, perché è più del 60 per cento di acqua vapore, che il suo tasso non è grave per la salute e, infine, che per 541 milioni di anni è stato di 817 volte superiore a quella attuale, escluse le glaciazioni, e talvolta anche durante le glaciazioni. In ogni caso, è giunto il momento di dire che l’ignoranza non è un argomento e che l’umanità deve essere rimessa al centro delle Città respingendo le forze oscure nel nulla del pensiero da cui provenivano”. 


 “I vichinghi costruirono due colonie in Groenlandia nel 950 mentre noi coltivavamo la vite nel nord Europa”


L’opposizione a questo non pensiero è fondamentale. “L’umanità non è un essere vivente tra gli altri, ma una specie eccezionale e meravigliosa, composta da esseri liberi e creativi. L’unica che trasforma il suo ambiente umanizzandolo e adattandosi alle sfide planetarie. L’unica che guarisce e trasforma il proprio corpo. Che qualcuno mi mostri una pianta o un animale che dimostrerebbe in ogni momento una triplice creatività: nei confronti dell’ambiente, di sé e dei suoi amici. L’umanità non è una specie tra le altre, ma un creatore che crea i suoi territori non solo terrestri ma celesti. Certo, capita di sbagliare, inquinare, il che avvantaggia i demagoghi. Ma è proprio perché se l’umanità cerca il meglio, come diceva Aristotele, trova sempre e solo il meglio possibile. E quando sbaglia, cerca di sfruttare i suoi errori per andare sempre oltre. L’auto termica, che ha liberato molta energia, inquina un po’, ecco quindi l’auto elettrica. La batteria al piombo non soddisfa più, ecco la batteria agli ioni di litio, e se non funziona più, ecco la batteria allo stato solido. La libertà segue le orme del vero progresso quando è messa al servizio dell’umanità. Il taxi volante previsto per il 2030, o la motocicletta volante prevista per il prossimo anno, mostrano questo processo di liberazione individuale della Terra, attraverso sempre più crescita, sempre più scienza, sempre più dominio del pianeta e di ciò che vi si trova. L’Illuminismo unisce la saggezza biblica e quella di Confucio che diceva che è bello vivere nella terra dell’umanità”.
Un oscurantismo che distrugge l’occidente dall’interno. “Una nazione che non crede più nel proprio futuro è una nazione morta. Un segno della sua decadenza. Si noti, inoltre, che questa ondata oscurantista verde esiste solo in occidente e che mina  il potere delle nazioni europee. Già ieri, quando i sovietici minacciavano l’occidente, i pacifisti erano l’occidente, i missili erano l’oriente, come notò in un momento di lucidità  François Mitterrand. Oggi oscurantismo e demagogia sono in occidente, ragione e pragmatismo a oriente”.


“L’Illuminismo unisce la saggezza biblica e quella di Confucio che diceva che è bello vivere nella terra dell’umanità”


Tranne quando a oriente gli occidentali impongono il vangelo green. Bjorn Lomborg, l’autore di “False Alarm”, sul Wall Street Journal racconta di Dharnai, il villaggio indiano che Greenpeace ha cercato di trasformare nella “prima comunità solare dell’India”. Dharnai non aveva elettricità dal 1981. “Ma il giorno in cui è stata attivata l’elettricità solare, le batterie si sono scaricate in poche ore. Un ragazzo ricorda di non essere stato in grado di fare i compiti perché non c’era abbastanza energia per l’unica lampada della sua famiglia. Non potevano usare i fornelli e dovevano continuare a bruciare legna e sterco. In tutto il mondo in via di sviluppo, milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno a causa di questo inquinamento indoor”. La folla intanto sventolava cartelli che chiedevano “vera elettricità” e non questa “falsa elettricità”. “Poi Dharnai è stata collegata alla rete elettrica principale e oggi il sistema a energia solare in disuso è usato come un rifugio per il bestiame”. Come quando l’indiano Barun Mitra, presidente del Liberty Institute di Delhi, ha conferito un “riconoscimento” speciale alle organizzazioni non governative  ecologiste per la loro opera “di sostegno della povertà”: una lapide appoggiata a due mucchi di sterco animale.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.