(elaborazione grafica del Foglio)

l'indiscreto

Draghi e Zuckerberg a tu per tu, a parlar di niente (e di Elodie)

Maurizio Milani

Il resoconto dettagliato dell'incontro tra il presidente del Consiglio e il patron di Facebook, che hanno passato gran parte del tempo a fissare cose: compresi i video della cantante

Ecco il resoconto (dettagliato) dell’incontro tra il presidente Mario Draghi e Mark Zuckerberg. “Ciao Mario!”, “Ciao Mark!” (si danno del tu dai tempi della Bce).
 

Draghi: “Mark, perché non parliamo di niente?”.
Zuckerberg: “Che bello! Finalmente! Ci sto! Fissiamo il muro per almeno un discreto lasso di tempo”.
Draghi: “Andiamo nell’altra stanza, che c’è un arazzo restaurato da far paura. Fissiamo quello”.

Finita questa fase molto bella, Zuckerberg fa: “Mariolone, devo farti una confidenza, ho visto un videoclip di un’artista italiana. Mi sono innamorato da non riuscire a prendere sonno”.
Draghi: “Sarà Elodie! E’ il video di ‘Bagno a mezzanotte’, che tanti vanno a cercare su Google e cercano ‘Un bacio a mezzanotte’ e gli viene fuori il Quartetto Cetra”.
Mark: “Sì, lei! Pensa che ho aperto un falso profilo Instagram con il permesso del ministro Cingolani…”.
Draghi: “In che senso?”.
Mark: “L’ho aperto a suo nome e ho chiesto l’amicizia a Elodie. Sto aspettando l’attesa del ricambio amicizia, mi sta assorbendo tutte le energie, sono giorni che controllo se Elodie mi ricambia l’amicizia”.
Draghi: “Facevi prima a chiederla con le tue generalità autentiche!”.
Mark: “Avevo paura non ci credeva”.
Draghi: “Invece con Cingolani ci crede?”.
Mark: “Non so… Sono confuso… Mario, consigliami tu cosa fare”.
Draghi: “Stiamo calmi! Adesso le chiedo l’amicizia tramite il profilo della presidenza del Consiglio dei ministri”.
Mark: “Non esageriamo!”.
Draghi: “Sì! Hai ragione. Usiamo il profilo del governatore della Liguria”.
Mark: “Senza dirgli niente?”.
Draghi: “Gli telefono dopo, non si offende, non preoccuparti, è molto buono e onesto”.
Mark: “Mario, cosa ne pensi dei monsoni?”.
Draghi: “Per adesso non c’è problema, sono puntuali da milioni di anni”.
Mark: “No, perché un ricercatore dell’Università di Rio Lobo (New Mexico) ha messo in relazione il Mose di Venezia con i cambiamenti climatici e la deriva monsonica”.
 

Draghi: “Ma se il Mose non lo abbiamo ancora tirato su. Poi questa deriva monsonica è la prima volta che la sento”.
Mark: “Puoi telefonare adesso per far tirare su le paratie del Mose, così vediamo se sposta l’andamento monsonico”.
Draghi: “Sì, telefono subito!! Prima fissiamo ancora qualcosa insieme”.
Mark: “Certo! Sono contento quando mi dici così. Tutti quando li incontro mi chiedono di tutto, con te è bello usare parte del nostro tempo per non far niente e fissare il vuoto”.
Draghi: “Fissiamo quella mensola là in fondo al corridoio”.

Dopo aver fissato la mensola, nello stupore dei commessi di Palazzo Chigi, quelli poi vanno a casa e fanno: “Sai che il presidente e Zuckerberg hanno passato metà dell’incontro a fissare una mensola?”.
Moglie del commesso: “Hanno fatto bene!”.
Draghi: “Mark, dobbiamo per forza fare un unico aggregato contro Alibaba”.
Mark: “Sì, ho già parlato con Musk, Gates, Bezos e Del Vecchio. Diventeremo una ditta unica: Amazon, Tesla, Luxottica, Microsoft, Twitter, Facebook, Instagram, Whatsapp”.
Draghi: “Una roba mai vista!”.
Mark: “Sì! Mai vista una ditta così che ci permetterà di lanciare un’Opa ostile su Alibaba”.
Draghi: “Sto convincendo a entrare nella partita anche gli eredi di Walt Disney”.
Mark: “Scusa Mario, ma vedo sulla scena internazionale due figure paritetiche che rappresentano l’Unione europea”.
Draghi: “Ma non esageriamo! Charles Michel è mio amico, facciamo una videochiamata adesso”.
Mark: “Sì ma non dirgli che sono qui”.
Draghi: “E cosa gli dico?”.
Mark: “Niente! Telefonagli ma non dirgli niente”.
Draghi: “Va bene, ma adesso prima di salutarci per bene facciamo un’altra volta il gioco di non parlarci di niente”.
Mark: “Certo! Fissiamo quel credenzino lì davanti alla tua scrivania”.
Draghi: “Battiamo il nostro record: 25 minuti a fissare un oggetto senza parlare”.

  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.