Un fotogramma di Febbre da cavallo, il film di Steno del 1976

MandraKovid

Scommettiamo che oggi il numero di malati di Covid sarà dispari?

Massimiliano Vitelli

I siti di betting online si reinventano in tempi di pandemia, offrendo ai patiti del gioco d'azzardo poste da capogiro. Dalla corsa al vaccino alla scomparsa dei dinosauri: la deriva macabra della febbre da coronavirus

Saranno più uomini o più donne, oggi, a morire di Covid? Ci saranno più ricoverati in Brasile o in America? Quale università troverà per prima il vaccino? Sembrano domande un po' grottesche, un filo macabre, di quelle che magari avrebbero potuto solleticare la fantasia der Pomata o di Mandrake. Ma d'altronde la crisi d'astinenza da scommesse, ai tempi del Covid, produce anche queste distorsioni surreali, nel mondo del betting. E così, i patiti del gioco, rimasti orfani della loro passione dopo la sospensione delle tante sfide sportive a causa del coronavirus, hanno potuto trovare un surrogato estivo. Da qualche settimana, infatti, si può puntare online sull’andamento della pandemia.

 

A fornire questo servizio sono molti siti di scommesse, soprattutto russi, come Betcity e Parimatch. Alcuni si limitano a proporre quote su eventi banali: la data in cui le compagnie aeree riprenderanno a volare, quella in cui ci saranno nuovi lockdown in giro per il mondo, quali saranno i paesi ad adottare nuove misure di restrizione degli spostamenti. Ma, come sempre accade, ci sono poi anche i quesiti più impensabili, più scivolosi, quelli che soddisfano i gusti degli scommettitori più fantasiosi. Il numero ufficiale dei contagiati di un determinato paese sarà oggi pari o dispari? E quello dei morti?

  

E se, secondo gli psichiatri, il gioco d’azzardo innesca i centri del piacere del cervello rilasciando sostanze neurochimiche che danno allo scommettitore un senso di ricompensa e soddisfazione, c’è da chiedersi se chi indovina il numero esatto di trapassati in Spagna faccia davvero salti di gioia per la sua vincita. D'altronde, sono ammesse anche le giocate “combo”, tipo “numero di contagiati in Germania” più “numero di vittime in Italia”: roba da maghi della tanatofilia. Per gli amanti dell’Under e Over, invece, quasi nulla è cambiato, se non che si punta sul totale dei decessi e non su quello dei gol.

 

Ma visto che ci siamo, perché non scommettere sulla data di annuncio del vaccino o su quella della fine della pandemia? Se poi si vuole provare a fare il colpaccio, ecco la più azzardata di tutte le puntate sul Covid. La quota, 250 volte la posta, è altissima: “Riusciranno gli scienziati a dimostrare entro il 2020 che i dinosauri si sono estinti a causa di un coronavirus?”. Al che viene da sperare, quanto meno, che non ci siano davvero scienziati impegnati a condurre ricerche su questo.

 

Intanto, c’è chi specula con il Coronacoin (il suo simbolo è $nCoV), la criptovaluta lanciata da una piattaforma registrata nelle Isole Britanniche dell’oceano indiano. Si tratta di 7,6 miliardi di monete virtuali emesse (corrispondono all’attuale popolazione mondiale), che consentono ai trader di giocare sulla vita e la morte della gente. Qualche sano di mente ha provato a sottolineare la quantomeno discutibile invenzione di tal Alan Johnson. Il quale però s'è subito premurato di vestire i panni del filantropo: “Il 20% dei profitti lo doniamo alla Croce Rossa Internazionale”.

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