Editoriali
La scuola del fate vobis
In Dad con un contagiato, anzi con tre. Anzi, fate voi. Il caos delle circolari
Altro ripensamento. Se nella circolare emanata l’altro ieri dai ministeri della Salute e dell’Istruzione si stabiliva la Dad per le classi con un solo studente positivo, compiendo così un passo indietro ad appena un mese dai precedenti protocolli di sicurezza che stabilivano lezioni a distanza con non meno di tre contagiati, ecco che le cose sono cambiate di nuovo. È arrivata così un’altra circolare “esplicativa” che supera, cioè contraddice, quella precedente. I contagiati in età scolastica sono aumentati e questo giustificava il provvedimento, ma che stesse arrivando l’autunno lo si sapeva anche un mese fa. La continua variazione delle norme semina confusione e crea disagi. Succede allora che, nei casi in cui è necessario tornare alla didattica a distanza, si finisce per non sapere bene come fare e in quali circostanze adottare questo provvedimento di emergenza.
Scuola, come funziona ora per le quarantene?
Anche per la scuola l’unica via è la vaccinazione di massa, che dopo un inizio incoraggiante ha rallentato per i ragazzi al di sopra dei 12 anni e ancora non inizia fino al 23 dicembre (perché mai?) per i bambini. Le regioni probabilmente detteranno altre norme restrittive, magari anticipando di molto la chiusura per le festività natalizie. Così alla confusione nazionale si aggiungerà quella regionale. È inevitabile? Naturalmente va considerata la difficoltà oggettiva della situazione scolastica e l’interesse ovvio a continuare a impartire lezioni, ma l’impressione che ci si muova a tentoni, senza un coordinamento e una guida è inevitabile.
A decidere si rischia di sbagliare, a rincorrere le situazioni senza una strategia si sbaglia di sicuro. Basta leggere una frase dell’ultima (o penultima?) ordinanza per rendersene conto: “Rimane valida l’opportunità per i dipartimenti di prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico”. Non si faceva prima a dire “arrangiatevi come potete”?