Milano. Che gli studenti italiani fossero conciati male lo sapevamo. Lo ha detto l’Ocse, lo ha testimoniato l’Invalsi; ora giunge a ribadirlo il conforto dei numeri del Pisa, acronimo del Programme for International Student Assessment che, ogni tre anni, indaga su quali competenze e conoscenze siano state conseguite dai quindicenni sparsi per il mondo. Per la cronaca, emerge che rispetto al precedente triennio il rendimento dei quindicenni italiani (la valutazione è su questa fascia di età) è calato tanto nella...
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Antonio Gurrado
Antonio Gurrado (1980) vive a Milano dopo essere vissuto a Gravina in Puglia, Pavia, Napoli, Modena e Oxford. Ha pubblicato il saggio “La religione dominante. Voltaire e le implicazioni politiche della teocrazia ebraica” (Rubbettino) e il romanzo “Ho visto Maradona” (Ediciclo). Scrive sul Foglio dal 2009.
Magari, la lamentazione riguardasse il confronto con gli altri paesi. In generale si concentra invece sull’attendibilità di queste indagini, con autoassoluzione inclusa. Chissà, forse fa parte del contratto nazionale della scuola.
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Commenti all'articolo
guido.valota
04 Dicembre 2019 - 00:56
Magari, la lamentazione riguardasse il confronto con gli altri paesi. In generale si concentra invece sull’attendibilità di queste indagini, con autoassoluzione inclusa. Chissà, forse fa parte del contratto nazionale della scuola.
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