Il grande scettico
Rispettava la religione, odiava il fanatismo ambientalista e criticava l’ingegneria genetica. Freeman Dyson, un genio della fisica da ricordare
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Le cose erano davvero nere in quel periodo, avevamo Hitler in arrivo, la mia infanzia era dominata dal disastro della Prima guerra mondiale e abbiamo visto arrivare la seconda. E naturalmente c’era questa depressione economica e l’Inghilterra tremendamente inquinata. Ogni sera, il colletto della mia camicia era nero”. L’ottimismo di Freeman Dyson nasceva dal ricordo di quanto aveva passato. Durante la Seconda guerra mondiale divenne l’analista del Royal Air Force Bomber Command. Calcolò che gli equipaggi esperti dei bombardieri non avevano migliori possibilità di sopravvivere a una missione in Germania di quelli inesperti, e vide così l’inutilità di caricare i bombardieri con i mitraglieri di coda, che facevano semplicemente aumentare il numero delle vittime britanniche. “Sono rimasto seduto nel mio ufficio fino alla fine, calcolando attentamente come uccidere altre centomila persone nel modo più economico”. Dopo la guerra, Dyson lesse i resoconti dei processi a uomini che erano stati in alto nell’organizzazione di Adolf Eichmann. “Erano seduti nei loro uffici a scrivere memorandum e a calcolare come uccidere le persone in modo efficiente, proprio come me. La differenza principale era che loro erano stati mandati in prigione o impiccati come criminali di guerra e io sono libero”.
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- Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.