Cosa ha detto Piero Angela sull'omeopatia

Per il conduttore di Superquark il metodo, usato da 8 milioni di italiani "è un effetto placebo, ma lo dice la comunità scientifica, non solo io". La pratica di medicina non convenzionale da poco è entrata in prontuario con 3mila farmaci riconosciuti 

Redazione

Piero Angela, intervistato da Andrea Casadio per Piazza Pulita, torna su un tema al quale ha dedicato molte energie: "Cosa ne penso dell'omeopatia l'ho detto tante volte", ha spiegato il giornalista e divulgatore scientifico. "Anche in tribunale perché sono stato accusato di diffamazione per una puntata di Superquark in cui avevamo fatto una ricerca e le conclusioni erano che l'omeopatia è un effetto placebo". Da quell'accusa Angela venne poi assolto. "Mi accusavano di non aver invitato come controparte medici omeopati. Lì spiegai che la scienza non è democratica: non è che (in trasmissione, ndr) si porta uno che dice che la Terra è rotonda e l'altro che dice che la Terra è piatta e decidete voi dopo che avete sentito entrambi. Bisogna portare le prove". Il conduttore di Superquark definisce l'omeopatia come "acqua fresca". "È un effetto placebo, lo dice la comunità scientifica, non io": dal premio Nobel Rita Levi Montalcini – che sosteneva fosse "una non-cura potenzialmente dannosa perché sottrae il paziente ad altre cure valide" – a Renato Dulbecco, Nobel per la medicina, per il quale si tratta di "pasticci senza valore alcuno".

   

"Curiosamente oggi si parla molto di partecipazione, intesa come uno strumento di sviluppo democratico", ha scritto Angela nel suo libro Viaggi nella scienza, "ma raramente si parla di divulgazione come condizione essenziale per capire e quindi per partecipare. La democrazia non può basarsi sull'ignoranza dei problemi, perché uno dei suoi grandi obiettivi è proprio quello di rendere i cittadini responsabili e consapevoli, in modo che possano esercitare i loro diritti utilizzando meglio la loro capacità di capire"

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