Roma Capoccia

Ma sul serio chiuderà l'officina Pasolini ?  

Gianluca De Rosa

L'ex presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti dà ragione al ministro Antonio Tajani: “Se si rispetta l’accordo che ho firmato si sposterà nella palazzina accanto”

“Si confermo: se si rispetta l’accordo che firmai l’ Officina Pasolini non chiuderà”, dice al Foglio Nicola Zingaretti. Il soccorso ad Antonio Tajani arriva inaspettato dall’ex segretario del Pd ed ex presidente della Regione Lazio. Il ministro degli Esteri è finito in questi giorni in mezzo a una dura polemica. Studenti e studentesse del laboratorio di teatro, canzone e multimediale che sorge nel complesso ex Civis, a un passo dal ministero, accusano la Farnesina di voler sbaraccare laboratorio e studenti. Daniele Silvestri, Paola Cortellesi, Fiorella Mannoia, Ferzan Ozpetek, Frankie hi-nrg... La lista di cantanti, attori e registi che hanno firmato contro il presunto sgombero dell’Officina diretta da Tosca si allunga ogni giorno. Una polemica alla quale non si è sottratto anche il segretario del Pd di Roma Enzo Foschi: “Lascia davvero stupiti che le auto blu dei politici vengano prima di una scuola e di uno studentato”.

 

E però, ricordano dalla Farnesina, quello che sta accadendo oggi non è che l’attuazione di un accordo firmato nel 2017 dall’allora presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti con l’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio e con Sport e Salute, l’ex Coni servizi. Prevedeva la consegna al ministero della palazzina A, finora in uso gratuito a DiSCo (l’agenzia regionale per il diritto allo studio). E’ qui che dal 2014 sorgono i laboratori dell’Officina Paolini ed è sempre qui che il ministero vuole spostare l’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo. Ma l’accordo non prevede di lasciare la scuola d’arti senza casa.  In cambio un pezzo dell’altra palazzina che fa parte del complesso costruito come casa internazionale dello studente per le Olimpiadi del ’60 ed è di prorietà di Sport e salute, ospiterà i laboratori. I lavori – secondo l’accordo – saranno svolti dall’agenzia del Coni con un contributo regionale di un milione di euro. Nessuno sgombero insomma, ma un semplice trasferimento. Su questo Zingaretti è d’accordo con Tajani: “Questo prevedeva quell’accordo che affidava a Sport e Salute i lavori con lo stanziamento della Regione”.  “D’altronde – spiega l’ex presidente oggi deputato del Pd – molte cose non erano a norma, questi lavori erano necessari, se le cose vanno come scritto su quel documento il ministero entrerà in possesso del manufatto solo quando Sport e Salute avrà completato i lavori per spostare i laboratori nell’altra palazzina e l’officina Pasolini non chiuderà neppure un istante, ovviamente è importante che ministero, Sport e salute e regione facciano ognuno la propria parte”.

 C’è però un altro nodo che riguarda lo studentato: nel nuovo manufatto non ci saranno i 400 posti letto presenti invece oggi nell’immobile che andrà al ministero (posti che però, fanno notare dalla Farnesina, in questo momento non sono agibili).  “L’accordo – spiega Zingaretti – prevede una soluzione anche per questo punto: come regione avevamo scelto di adibire a studentato alcuni padiglioni del complesso dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà a Monte Mario, dovrebbero sorgere lì i nuovi posti letto per gli studenti, in un’ottica di generale aumento dei posti che abbiamo seguito per tutti gli anni in cui abbiamo governato in regione”. E in effetti al punto due della delibera regionale che ha recepito l’accordo si legge: “La regione Lazio delibera di dare mandato alla competente direzione regionale in materia di Patrimonio di valutare forme e modalità di concessione di uno o più padiglioni di quelli disponibili all’interno del complesso del Santa Maria della Pietà”. Dunque nessun problema. “Se quell’accordo viene attuato in tutti i punti previsti direi di no, il protocollo può salvaguardare l’Officina Pasolini”.