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Roma Capoccia

Roma pulita entro domenica. La scommessa del Campidoglio (dopo il rogo di Malagrotta)

Gianluca De Rosa

Ama sta procedendo in questi giorni con turni di raccolta straordinaria per recuperare. In seguito all'incendio c'erano da smaltire 2.500 tonnellate di rifiuti:

In Campidoglio c’è un cauto ottimismo. La deadline l’ha fissata l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi: entro domenica la situazione dei rifiuti in città dovrebbe tornare alla normalità. Dopo l’incendio di Malagrotta, con i due Tmb presenti all’interno fuori uso, il Campidoglio è corso ai ripari. Sono stati trovati degli sbocchi temporanei in diversi impianti regionali per sostituire la capacità di trattamento del Tmb2, l’impianto ridotto in cenere dal rogo. Ma fino a quando, lunedì sera, non ha riaperto il Tmb1, quello scampato alle fiamme, in strada, intorno ai cassonetti, si sono cumulate  2.500 tonnellate di rifiuti. Ama sta procedendo con turni di raccolta straordinaria per recuperare. In Campidoglio le riunioni operative con la municipalizzata si susseguono.

 

A partecipare il dg Andrea Bossola e il vice capo del personale Emiliano Limiti. Due giorni fa è stato annunciato anche il nuovo cda a 5 dell’azienda che sarà presieduto dall’ad e presidente di Invitalia Partecipazioni, Daniele Pace. Per l’insediamento bisognerà ancora aspettare. Intanto martedì la giunta della Regione Lazio ha varato una delibera per l’introduzione di una tassa, un’addizionale del 5 per cento del costo dello smaltimento, per i comuni del Lazio che portano i loro rifiuti al di fuori  dei confini dell’Ato di appartenenza. Nel caso di Roma, fuori dai confini del comune. Il rischio è che il costo della carenza di impianti possa finire per gravare sulle tasche dei cittadini. Il provvedimento ha generato la polemica delle opposizioni.

Per i consiglieri di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo e Daniele Righini: “La delibera è in realtà solo la vendetta di Zingaretti, Valeriani e Lombardi nei confronti del sindaco di Roma che ha sfidato l’immobilismo della giunta regionale”. In Campidoglio smentiscono conflitti e minimizzano. “Al massimo potrà essere un incentivo per fare il piano impiantistico che abbiamo annunciato”. Proprio ieri il sindaco ha spiegato che i lavori per i due biodigestori anaerobici, gli impianti che tratteranno l’organico, partiranno nel 2023.

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